Una notizia di cronaca e politica nazionale: questa mattina è stato assegnato a Matteo Renzi l'incarico per la formazione di un nuovo Governo al Quirinale. Vi proponiamo allora un articolo di stamattina del Corriere Fiorentino a firma David Guetta dal titolo "Il sindaco con gli scarpini. E il microfono viola".
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Il sindaco con gli scarpini. E il microfono viola
Una notizia di cronaca e politica nazionale: questa mattina è stato assegnato a Matteo Renzi l’incarico per la formazione di un nuovo Governo al Quirinale. Vi proponiamo allora un articolo …
A Matteo Renzi giocare a calcio è sempre piaciuto e sarà pure vera la vecchia storia che da ragazzino se perdeva voleva portarsi via il pallone, ma il fatto è che quando è cresciuto ha cominciato a giocare per la squadra. Ad un certo punto ha fatto anche l'arbitro, ma bisognava avere la vocazione e pure tanto tempo a disposizione: meglio lasciar perdere e mettersi a centrocampo a distribuire il gioco. Non precisamente un fantasista, dunque, come farebbe intendere la sua fulminante carriera politica, piuttosto un regista che vuole essere sempre in mezzo all'azione, anche se agli esordi, nella Rignanese, giocava stopper e i palloni cercava di toglierli dai piedi degli avversari.
La sua ascesa calcistica coincide non a caso con le prime affermazioni politiche che lo proiettano prima sulla scena fiorentina e poi su quella nazionale. Nell'aprile del 2006 gioca insieme a qualcuno che ha calcato i campi della serie A per l'amico Paolo Bacciotti nel ricordo di Tommasino contro una selezione di arbitri toscani. Nello spogliatoio, come spesso accade in questi casi, affiora una certa preoccupazione sulla maggiore tenuta atletica dei ben più allenati avversari, quando ad un certo punto a qualcuno scappa la battuta: «ma via, non sanno giocare a calcio, altrimenti non avrebbero fatto gli arbitri». «Io lo sono stato per alcuni anni — gela tutti Renzi — e so pure giocare». E in campo si vede, perché guida la selezione fiorentina ad un onorevole pareggio.
Va in campo ovunque, quando glielo chiedono, perché si diverte e anche perché ritiene sia giusto dire di sì. Durante e dopo il periodo di battaglia per l'elezione a sindaco gli capita anche di incrociare i tacchetti con l'avversario Giovanni Galli, di cui è stato tifoso da bambino, e lì obiettivamente non c'è partita. Lo riconosce e ci scherza sopra prima delle sfide, salvo poi dare tutto nei novanta minuti, che gioca senza mai chiedere il cambio e arrabbiarsi se qualche volta è solo e non gli passano il pallone. L'incoronazione a star di prima grandezza in questi casi la dà solo la Nazionale Cantanti: Renzi ci gioca contro una prima volta nel giugno del 2011, ma siamo ancora al medio cabotaggio, perché la partita si svolge alle Due Strade e i personaggi chiamati a partecipare sono soprattutto toscani.
Ben altro risalto ha invece la convocazione in pompa magna alla «Partita del Cuore» del 28 maggio 2013 a Torino, in casa Juventus (e lì il tifoso viola che è in lui non si farà sfuggire l'occasione per qualche caustica battuta) con diretta in prima serata su Rai 1. Matteo è già una star, è compagno di squadra (orrore!) di Antonio Conte e Andrea Agnelli che calcisticamente non vale nemmeno la metà del sindaco. Poi certo ci sono anche le maratone, le corse di beneficenza fiorentine, in cui se non partecipa fa da starter, ma il pallone resta il primo e grande amore. Da ragazzino si divertiva a provare a fare la radiocronaca della Fiorentina di Baggio e Borgonovo: mancano purtroppo le registrazioni, ma l'eloquio doveva essere piuttosto sciolto, almeno a giudicare da quello che è successo dopo. E proprio per l'amico Stefano si è messo dietro al microfono come seconda voce di Radio Blu nella serata in cui al Franchi, nell'ottobre del 2008, Fiorentina e Milan hanno reso omaggio allo sfortunato campione. Qualche tempo più tardi ha confessato di essersi divertito moltissimo e si è prenotato per un futuro da opinionista in diretta delle gare dei viola. Magari in alternativa al ruolo di conduttore televisivo, di cui aveva parlato in una recente intervista, ma almeno per ora sembra che abbia altre cose da fare.
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