Cosa avreste fatto se l’anno scorso, di questi tempi, vi avessero detto che Norberto Murara Neto era uno dei migliori portieri della Serie A? Errori, incertezze, dubbi. Il brasiliano sembrava l’unico grande problema della Fiorentina. Oggi il mondo s’è capovolto. Altroché i mormorii dello stadio. Ora, quando la palla arriva dalle parti del numero uno, sono tutti tranquilli. Non a caso è arrivata anche la convocazione in Nazionale. Un obiettivo inseguito a lungo, e nel quale non ha mai smesso di credere. Nemmeno nei momenti più duri. Merito di un equilibrio mentale costruito nel tempo, grazie anche ad una (profonda) fede in Dio. Neto è un ragazzo normale. Ama i videogiochi, adora la tranquillità. E poi il rapporto con Montella e con Alejandro Lopez, il nuovo preparatore dei portieri viola. L’aeroplanino, soprattutto, è stato il suo più grande sostenitore.
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Il mondo di Neto s’è capovolto: dai mormorii dei tifosi alla totale sicurezza
Merito di un equilibrio mentale costruito nel tempo e al rapporto con Montella e Alejandro Lopez. Il rinnovo…
Ma attenzione alle sirene inglesi: del resto, quel contratto in scadenza nel 2015, è troppo ghiotto. Per questo la Fiorentina sta accelerando le trattative per prolungarlo. O meglio. Sta provando ad accelerarle. La situazione non è semplicissima, anche se la società sta piano piano alzando la propria offerta. L’ultima proposta però, un milione netto a stagione più bonus, è stata rifiutata. I contatti comunque continuano, e non è da escludere che arrivi un nuovo “rilancio”. Si parla di un possibile raddoppio dell’attuale stipendio, “fermo” a circa 650 mila euro all’anno. Il guaio è che, fino ad ora, l’entourage del giocatore ha sparato cifre ancora più alte, superiori al milione e mezzo netti. E poi c’è stato l’arrivo di Tatarusanu: Neto, oltre al ritocco dello stipendio, vuol sentirsi dire che è lui il numero uno. Di maglia, e di fatto. Certo, dopo aver vinto la scommessa, sarebbe un peccato non passare all’incasso.
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