Sulle colonne de La Repubblica Giuseppe Calabrese analizza il momento viola dopo il deludente pareggio casalingo contro il Verona, ecco un estratto del suo articolo. È bastato un pareggio per far saltare tutto. Polemiche, accuse, recriminazioni e il solito teatrino di parole. I bilanci si fanno a fine stagione, adesso servono coesione e coraggio. Si possono recuperare cinque punti? davanti c’è la Roma, terza in classifica con cinque punti di vantaggio sulla Fiorentina, si può annullare il distacco? Diciamo di sì. La matematica e il calendario offrono una possibilità alla squadra viola, ma i margini sono davvero bassi. La Roma, per farsi superare, deve sbagliare due partite, e la Fiorentina fare sempre bene. Si tratta di una piccola impresa. La codizione: più che nelle gambe la squadra viola è svuotata nella testa. E questo è un bel problema. Perché se la condizione fisica si può migliorare lavorandoci sopra ogni giorno, per ricaricare la testa serve un lavoro diverso. Tino Costa: che non fosse un fenomeno lo sapevamo, ma non può essere nemmeno il “pacco” che abbiamo visto in queste sue prime uscite in maglia viola. sta di fatto che oggi è un giocatore su cui non puoi fare affidamento, e la partita con il Verona è solo l’ultima conferma. Babacar: il primo errore è stato fargli firmare un contratto da 1,5 milioni all’anno. Il secondo è averlo tenuto qui nonostante il gioco di Sousa non fosse adatto alle sue caratteristiche. Il terzo lo ha commesso lui, facendo di tutto per non integrarsi nel progetto tattico viola. La partita con il Verona è lo specchio di questa situazione. L’indolenza di Babacar è stata talmente evidente da risultare incomprensibile. I tifosi: domenica si sono sentiti di più i tifosi del Verona che non quelli della Fiorentina. Che hanno fatto sentire la propria voce, anzi i propri fischi, quando è uscito Babacar e alla fine della partita. Un segnale chiaro ed evidente del malumore della città. E nessuno è esente da critiche.
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Il momento della Fiorentina: spremuti, confusi, coi nervi a pezzi
Giuseppe Calabrese analizza il momento viola
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