Galliani che se ne va. I giocatori di Montella che fanno il torello con quello che resta del Milan. Volevate una risposta per scaldarvi il cuore dopo giorni agitati e sporchi di polemiche? La risposta c’è. Ecco a voi una Fiorentina fredda, lucida, spietata. Magari meno bella di altre volte, perché le assenze sono tante e importanti, ma padrona del campo. Sempre. Squadra mai in difficoltà, mai in sofferenza. Ecco quindi la terza vittoria filata in casa del Milan. Tre punti che calciano via la rabbia per quella notte sporcata da un errore fatale che avrebbe potuto rovinare l’umore fino a farlo diventare una specie di malattia. Perché il timore, dopo tutte le polemiche, era una solo: che la Fiorentina tornasse in campo con la testa confusa e il cuore arrabbiato. Insomma, che frustrazione e nervi avessero la meglio sulla personalità di un gruppo che ama soprattutto giocare un calcio felice e divertito. Dall’espulsione di Cuadrado in poi si è parlato solo di arbitri, del palazzo, di Braschi e della designazione di Mazzoleni. Tutto normale, visto come sono andate le cose, ma se a cadere nel gioco del vittimismo (anche se più che giustificato) è la squadra, allora tutto il lavoro fatto rischia davvero di andarsene a quel paese.
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Il modo migliore per ripartire
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