«L'obiettivo è sempre quello di segnare un gol in più degli altri». Vincenzo Montella la pensa così, e lo ha ribadito anche l’altra sera. Questione di filosofia. Ci sono quelli che partono dalla difesa e quelli che, invece, pensano prima di tutto alla fase offensiva. L’importante è non perdere l’equilibrio. Né in un senso né nell’altro. «Mi piacerebbe vincere sempre 1-0» ha infatti aggiunto Vincenzino dopo il pareggio con la Juve. Una frase che spiega alla perfezione il percorso intrapreso quest’anno dalla Fiorentina. Una squadra che, fino alla scorsa stagione, aveva proprio nella difesa il punto debole. Tanti gol fatti, vero, ma troppi subìti. Del resto è la storia a dirlo. In Italia vince che incassa meno degli altri, non chi realizza di più. Con buona pace di Zeman. Ecco allora che fin dal ritiro di Moena il tecnico viola si è concentrato con particolare attenzione sul lavoro della squadra in fase di non possesso. Una cura quasi maniacale che, forse, ha condizionato la squadra. Il baricentro si è abbassato, la linea del pressing pure. Risultato? Una solidità ritrovata ma una fase offensiva pesantemente penalizzata. Come se Borja e compagni fossero preda di una specie di ossessione. Non prendere gol. Il problema è che questa squadra, per caratteristiche (soprattutto dei centrocampisti) ha un solo modo per essere (con equilibrio) se stessa: correre in avanti. In sostanza: difendere aggredendo. Con la Juventus (almeno per 60’) è successo, e il risultato è stato evidente. La Fiorentina non ha concesso quasi niente, ed ha giocato gran parte della gara nella metà campo bianconera (...).
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Il lavoro di Montella sulla difesa: così la Fiorentina è più solida
«L’obiettivo è sempre quello di segnare un gol in più degli altri». Vincenzo Montella la pensa così, e lo ha ribadito anche l’altra sera. Questione di filosofia. Ci sono quelli che partono …
La Repubblica
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