Pescara non può che essere «quella» partita. Vissuta e sofferta come poche altre nella storia viola. Il Pescara è retrocesso da settimane (ahi!...), la Fiorentina è persa tra la tarsalgia di Antognoni e una terrificante paura di retrocedere. Si va comunque in Abruzzo sicuri dei due punti, ma dopo undici minuti Bertarelli, che poi arriverà a Firenze, porta a sorpresa in vantaggio il Pescara ed il povero Chiappella in panchina quasi sviene. Per fortuna ci pensa Piloni a regalare a Desolati il pallone del pareggio con un'uscita folle e a quel punto ci sarebbe quasi un'ora per segnare il gol di un vantaggio, che pare debba arrivare da un momento all'altro. Invece non succede niente fino a quando verso il trentesimo della ripresa alla Fiorentina viene assegnato un calcio di rigore. Intorno ad Antognoni c'è il vuoto, dunque tocca a lui: il capitano prende la rincorsa e mette a lato. Sembra finita, ma a un minuto dalla fine un tiraccio di Galdiolo trova quattro rinterzi e alla fine il piede fatato di Sella, che mette dentro di rapina.
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Il gol di Sella che salvò Antognoni
Pescara non può che essere «quella» partita. Vissuta e sofferta come poche altre nella storia viola. Il Pescara è retrocesso da settimane (ahi!…), la Fiorentina è persa tra la tarsalgia …
David Guetta - Corriere Fiorentino
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