Un secondo tempo da vera Fiorentina e il gioco è fatto. La vittoria che tiene in quota le speranze più alte dei viola è arrivata con i cambi di Montella, dopo un primo tempo decisamente sotto tono. L'allenatore viola ha inserito Ljajic e Larrondo al 12' della ripresa rovesciando gli equilibri della partita e ottenendo il massimo (...)
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Il doppio cambio (di passo e di mentalità)
Il commento di Sandro Picchi sul Corriere Fiorentino
Invece Larrondo è stato decisivo e, gol a parte, ha anche giocato bene anche se la svolta al match l'ha data Ljajic, il giocatore più in forma della squadra, tenuto in panchina per prudenza (un muscolo sofferente) ma rischiato al momento giusto. E pensare che dopo un primo tempo con un modulo sbagliato (tre difensori e Bonaventura sempre libero a sinistra), con due registi a centrocampo dei quali uno molto spaesato (Sissoko) e con Cuadrado incapace di sfondare, le speranze di un successo della Fiorentina sembravano inferiori a quelle di un successo. La Fiorentina, per le molte assenze, era una specie di cantiere dal quale doveva uscire una squadra che, infatti, non usciva. Non si vedeva: palleggio sterile e poco altro. Montella ha provveduto, chiamando la difesa a quattro, spostando più avanti Sissoko (migliorato a vista d'occhio e pericoloso nel tiro) e infine trovando in Ljajic e Larrondo gli uomini di una svolta che già si intravedeva anche per la crescita di Borja Valero e di Pizarro, per il ritrovato sprint di Cuadrado e , infine, per il calo dell'Atalanta.
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