Un anno fa fu accolto come merce rara, visto che la Fiorentina rincorreva un terzino destro da molto tempo, adesso toccherà a lui prendere momentaneamente l’eredità di Federico Chiesa. Pol Lirola ha vissuto tra pochi alti e molti bassi il suo primo anno (e spiccioli) in maglia viola, e come scrive La Gazzetta dello Sport, in attesa del miglior Callejon deve rispondere presente all’avversario più pericoloso: la pressione.
Aspettative
Il catalano ha alternato grandi gare a passaggi a vuoto: dopo un lungo corteggiamento e un investimento importante di oltre 12 milioni al momento non ha ripagato le aspettative. Il suo talento – scrive la Rosea – è maggiore di quanto dimostrato finora in campo, ma dopo tre panchine consecutive con lo Spezia toccherà a lui. Il suo valore non si discute, e infatti in estate il Valencia si era fatto avanti ma ha trovato la porta chiusa. Adesso parte l’operazione rilancio in maglia viola.

Non che Duncan sia costato meno…
Al momento l’unica soluzione tatticamente praticabile per mettere un po’ d’ordine e dare un qualche significato calcistico al solito casino combinato all’ultimo momento da Pradè è il 3-4-3.
Dragowski
Milenkovic
Pezzella
Caceres (Martinez Quarta)
Lirola
Amrabat
Castrovilli
Biraghi
Callejon
Kouamé (Vlahovic, Cutrone)
Ribery
Con Bonaventura prima alternativa ai due vecchietti sulle ali del tridente, che sono forti ma non possono fare tutta la stagione da titolare. Così però si eviterebbe di spompare Callejon in un ruolo a tutta fascia evidentemente non suo e si farebbe giocare Amrabat nello stesso modulo e nella stessa posizione di campo (anche se gli schemi di gioco sarebbero forse diversi) del Verona di Juric.
Alternative? Forse il 4-3-3 con Milenkovic o Caceres da “finto” terzino destro, Lirola in panchina e Pulgar o Bonaventura titolari nel centrocampo a tre. Non ne vedo altre.