«Questa è una giornata storica» ha detto trionfante Stefano Farina davanti alla platea di giornalisti che abitualmente seguono la Serie B. A Coverciano con il designatore della Can B c’erano il presidente degli arbitri Nicchi, quello della B Abodi e tutti i direttori di gara del campionato. Motivo: far capire all’esterno quelli che sembrano dei segreti, ma che in realtà sono regole che gli arbitri applicano «come dei veri professionisti, che preparano le partite con grande cura, in maniera scientifica, senza improvvisare nulla. Perché gli arbitri italiani, rispetto a quelli stranieri, sono molto più decisionisti».
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Il designatore Farina: “Si gioca meglio e si picchia meno”
Farina vede un miglioramento nelle partite di serie A
VERSO LA PAROLA
L’incontro, introdotto da Nicchi («cerchiamo di farci conoscere all’esterno: per dare parola agli arbitri bisogna cambiare le regole, ma ci stiamo arrivando») e Abodi («il confronto e l’analisi, tra categorie così distanti, è utilissimo per crescere: il silenzio è un modo per chiudersi, la parola è utile»), ha voluto ribadire alcuni concetti. Farina contesta il gioco violento, le proteste di gruppo e quelle delle panchine: «Le squadre devono cambiare il modo di giocare, noi non ci spostiamo di un centimetro. L’incontro prima dell’inizio del torneo con capitani e allenatori sembra che sia servito». Un consiglio interessante: «Nel campionato scorso c’è stata una cifra record di 229 espulsioni, poi nelle dieci gare di playoff e playout solo 2: vuol dire che se si gioca per un obiettivo, si picchia meno e si pensa di più a vincere».
I VIDEO
Molto utili i chiarimenti finali, con tanto di immagini, su fuorigioco, falli di mano, chiare occasioni da gol e gioco violento. Comprensibile l’invito a una maggior competenza da parte di chi scrive nel giudicare gli episodi: dai video analizzati, comunque, sembra preoccupante la scarsa conoscenza delle regole soprattutto da parte dei giocatori.
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