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Il derby degli sfotto, Militello: “Tutto cominciò….dall’Ikea!”

Sfida in campo, nel derby toscano con l’Empoli numero quindici nella storia, e sfida sugli spalti, nel segno dell’ironia goliardica toscana. Dalla vicina cittadina di provincia, arriveranno oltre millecinquecento tifosi, pronti...

Redazione VN

Sfida in campo, nel derby toscano con l'Empoli numero quindici nella storia, e sfida sugli spalti, nel segno dell'ironia goliardica toscana. Dalla vicina cittadina di provincia, arriveranno oltre millecinquecento tifosi, pronti a far sentire la propria voce. E magari anche a rispondere, con vena ironica, a suon di striscioni. Cristiano Militello, che da oltre dieci anni studia da vicino l'ironia dei supporter armati di lenzuoli scritti, non ha dubbi che sarà spettacolo. «Si è cominciato con lo striscione di una coppia di ragazzotti viola del Valdarno superiore - racconta lo striscionologo toscano - che, ironizzando sulla capienza e sulle strutture dell'impianto empolese scrissero: Ma lo stadio, ke l'avete preso all'Ikea? Del resto l'anno precedente qualche buontempone aveva già scritto: Con la chiave del 19 vi smonto lo stadio». Le chicche, però non son finite qui. «Alto e di sapore storico è stato uno striscione empolese di una decina di anni fa: Nel 1260 noi tifavamo per l'arbitro. Fu esposto in un derby contro il Siena ma tocca anche Firenze, riferendosi alla storica battaglia - citata anche da Dante - che vide protagonisti i fiorentini e i senesi, entrambi rivali di Empoli».

Militello, che tutte queste battute l'ha raccolte in più volumi, si diverte ogni volta. «Perché non citare lo striscione senese esposto in un Empoli-Siena 2001-02 Salutiamo la terza squadra di Firenze, considerando Empoli, appunto, un sobborgo di Firenze che, oltre alla squadra viola, allora, aveva anche la Rondinella. I tifosi azzurri non si sono limitati a questo: «In uno degli Empoli-Fiorentina, nel cuore del tifo azzurro troneggiava un due aste: Johnny tua suocera è qui!. Il motivo? Semplice, ad Empoli ci sono diversi sostenitori viola ed è palese che in occasione del derby le famiglie si...spacchino per un pomeriggio».

Impossibile non ricordare il celeberrimo «Siete come i bastoncini (ri)pescati e surgelati», quando gli empolesi «hanno messo il dito nella ferita di Calciopoli, quando la Fiorentina fu condannata alla retrocessione in B e poi fatta ripartire da -15». Nel 2005/06 c'è stato un botta e risposta tra andata e ritorno: «Prima i viola esordirono con Empoli, senza targa e senza storia, poi gli empolesi risposero Meglio senza targa che a targhe alterne». E oggi? Militello ride: «Divieti cervellotici permettendo, spero di leggerne delle belle». Sorride l'artista e si prepara al prossimo show. Il 3 febbraio al «Puccini» di Firenze con «Mi saluta Cristiano Militello?», il cui incasso verrà devoluto in beneficenza all'associazione Lorenzo Guarnieri Onlus.

La Nazione