Per Giuseppe Rossi quello di oggi è una sorta di D-Day. Lo sfortunato attaccante viola, infatti, tornerà in Colorado, a Vail, dove alle 14 (in Italia saranno le 22) sarà visitato nuovamente dal professor Steadman, il luminare che lo aveva già operato quando Pepito si ruppe il ginocchio per la seconda volta. Oggi Steadman - come ricorda La Nazione - dovrà valutare l’entità della sollecitazione al legamento crociato causata dalla brutta entrata di Rinaudo, durante Fiorentina-Livorno del 5 gennaio. Il timore è che il legamento abbia ceduto per la terza volta, allungando — con un grande punto interrogativo — i tempi di rientro. Ma questa è l’ipotesi più cruda, che la Fiorentina e Firenze non vorrebbero proprio sentire. L’arto si è comunque sgonfiato, anche in tempi rapidi. Si aspetta solo il responso del professore che arriverà da West Meadow Drive, l’indirizzo della clinica statunitense, solo a tarda sera. Meno di 24 ore di attesa e Rossi saprà finalmente quali saranno sia la diagnosi che l’eventuale prognosi definitiva. Con la speranza di poter almeno andare ai Mondiali in Brasile.
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Il D-Day di Giuseppe Rossi
Per Giuseppe Rossi quello di oggi è una sorta di D-Day. Lo sfortunato attaccante viola, infatti, tornerà in Colorado, a Vail, dove alle 14 (in Italia saranno le 22) sarà …
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