Una vittoria da grande, proprio come aveva chiesto Vincenzo Montella alla vigilia della partita. E l’ennesimo segnale forte al campionato che per i posti che contano sarà obbligatorio fare i conti con questa Fiorentina. «Adesso ci divertiamo», aveva promesso l’Aeroplanino al giro di boa della stagione. E i viola anche nell’umidissimo stadio di Reggio Emilia addobbato di neroverde non hanno tradito. E così, in mezzo alla neve della pianura padana, e dalla nebbiolina che fin dal pomeriggio era scesa sul Mapei Stadium, a brillare è stata la squadra di Montella.
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Il Corriere Fiorentino: viola show con il tridente offensivo
Una vittoria da grande, proprio come aveva chiesto Vincenzo Montella alla vigilia della partita. E l’ennesimo segnale forte al campionato che per i posti che contano sarà obbligatorio fare i …
Matura, reattiva, bella da vedere, piena di fantasia e soprattutto diversa nel modulo e negli uomini, la Fiorentina ha fatto quello che sa fare meglio: vincere in trasferta conquistando così il sesto successo stagionale lontano dal Franchi e il quinto risultato utile consecutivo in campionato. Ma non solo. Perché la sfida col Sassuolo ha regalato anche fiducia e buone sensazioni in vista del grande appuntamento londinese di giovedì prossimo, quando Montella replicherà il 4-3-2-1 di ieri, mischiando però le carte. Già, perché il 3 a 1 arrivato ieri contro una delle squadre più in forma del campionato, è stato possibile nonostante il grande turn over che l’Aeroplanino ha imposto alla squadra, segno di una crescita ulteriore di un gruppo che appare rafforzato negli uomini e nel morale nonostante la cessione di Cuadrado.
Con Gomez, Joaquin, Borja Valero e Pasqual a guardare dalla panchina, i viola sono riusciti comunque a imporre il proprio gioco e a prendere in mano fin da subito la partita per poi gestire senza troppi patemi d’animo una volta passati in vantaggio. La svolta è arrivata alla mezzora sull’asse Baba-Salah con l’egiziano che prima ha sbloccato il risultato (su assist di tacco del senegalese) e poi ha fornito allo stesso Babacar dopo due minuti il pallone del 2-0. Sinistro, destro e Sassuolo quasi ko insomma, con un’ora ancora tutta da giocare e una Fiorentina per niente in vena di regali. Anzi, anche nella ripresa, sono stati gli uomini di Montella a partire con il piede giusto, continuando a difendere ordinatamente e a ripartire con velocità e qualità. Quella che ha permesso a Babacar di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto su lancio come al solito perfetto di Pizarro per la rete del 3-0 e la doppietta personale. Partita chiusa, o quasi, a mezzora dalla fine, con il sussulto del Sassuolo (che ha portato al gol della bandiera di Berardi) e tanta accademia da parte della Fiorentina accompagnata dagli Olè dei tanti tifosi viola. Che oltre alla coppia Babacar-Salah hanno avuto risposte positive anche da chi come Richards, con il ritorno alla difesa a 4, sarà d’ora in poi chiamato spesso in causa.
E poi le conferme negli uomini chiave, tornati ad altissimi livelli proprio nel momento cruciale della stagione. A partire dalla coppia difensiva Gonzalo-Savic che insieme non si vedeva dalla partita contro il Parma (nel girone d’andata), fino a un perfetto Pizarro che niente ha sbagliato per tutta la partita, regalando alla squadra geometrie e divertendosi con una sicurezza quasi imbarazzante (per gli avversari) con il pallone tra i piedi. Colonne su cui la Fiorentina si è appoggiata per una partita praticamente perfetta, dimostrandosi di un altro pianeta rispetto al Sassuolo e al suo pur bravo allenatore Di Francesco. Che ancora una volta, contro il suo amico di sempre Montella, ha finito per pagare dazio subendo la terza sconfitta in cinque confronti diretti. Niente male per l’Aeroplanino sicuro di aver arrivare alla sfida di giovedì contro il Tottenham nel migliore dei modi.
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