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(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
"Via Dusan, è rimasta la squadra": è il titolo del commento di Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport dopo la vittoria della Fiorentina contro lo Spezia. Riportiamo una parte dell'articolo che potete trovare integralmente nel quotidiano in edicola:
"Dopo il trasferimento di Vlahovic alla Juventus, la Fiorentina ha giocato tre partite. La prima in casa con la Lazio e già dire che ha “giocato” è eccessivo, si è solo presentata in campo e ha preso 3 gol; la seconda in Coppa Italia a Bergamo, dove ha battuto e eliminato l’Atalanta con la rete di un altro serbo, Milenkovic, quando la squadra era in 10 contro 11; la terza a La Spezia, due a uno con un dominio tecnico pressoché totale.
Quello che ha colpito nelle ultime due partite è il carattere della Fiorentina e il suo gioco. Sono rimasti gli stessi di quando c’era Vlahovic. Cosa abbia perso Italiano sul piano dei gol lo sapremo con esattezza solo a fine stagione, ma già oggi è lecito pensare che abbia perso tanto, tantissimo. Tuttavia la Fiorentina non ha perso la sua identità. A Bergamo ha giocato meglio dell’Atalanta nella prima mezz’ora, dopo ha sofferto senza andare in crisi e alla fine, anche con un uomo in meno, non ha smesso di attaccare e per questo ha vinto la partita. A La Spezia non si è fatta piegare, e nemmeno innervosire, dal rigore sbagliato dopo un quarto d’ora da Piatek, non è andata in crisi quando Amrabat ha commesso l’errore folle sul gol dei liguri ed è riemersa con lo stesso spirito, lo stesso carattere e la stessa organizzazione di gioco dei suoi giorni migliori".
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