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Il calcio è anche un affare per figli d’arte: da Chiesa a Maldini, gli junior in carriera

Nel nome del padre e nel segno del pallone, anche quest’anno la Coppa Carnevale sta sfornando giovani talenti destinati a diventare «qualcuno». Ma «qualcuno» lo è già

Redazione VN

Nel nome del padre e nel segno del pallone, anche quest’anno la Coppa Carnevale – da quasi settanta anni il palcoscenico per eccellenza dei giovani del futuro – sta sfornando giovani talenti destinati a diventare «qualcuno». Ma «qualcuno» lo è già. Visto che - scrive La Nazione - la fase eliminatoria e prima il campionato Primavera hanno proposto all’attenzione generale giovani figli d’arte. E’ il caso del Milan che nel suo organico ha tre ragazzi che rispondono al nome di Christian Maldini, Andrea Casiraghi e Alessandro Mastalli, tutta gente che ha nel Dna i geni del calcio ad alto livello visto che i genitori, soprattutto dei primi due sono stati big a livello internazionale.

E anche Federico Chiesa della Fiorentina è un giovane che sta cercndo di emulare il padre Enrico per la facilità con cui andare a rete. I ragazzi non sentono il peso del confronto generazionale con i loro genitori i quali a loro volta invitano gli osservatori incuriositi dal nome pesante «a lasciarli crescere tranquillamente, senza particolari assilli». Mastalli e Casiraghi sono andati a segno anche nell’ultima partita che ha portato alla sofferta qualificazione del Milan. Insomma buon sangue non mentre.

"Ma ci sono altri elementi – garantisce il presidente del Cgc Viareggio, Alessandro Palagi – che possono fare bene in futuro: per ora non sono molto conosciuti, però... Ricordate che anni fa alla Coppa Carnevale c’erano ragazzi venuti dal Sud America: nessuno li conosceva ma parlavano il linguaggio del gol. Quando poi sono diventati Batistuta e Cavani, la gente si è ricordata che i primi gol italiani li avevano segnati alla Coppa Carnevale".