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Il bivio di Adem

Corsa e sudore, per una terza vita (vota il SONDAGGIO)

Redazione VN

Nemmeno lui forse ci credeva più. E invece per Adem Ljajic la terza occasione (dopo Sinisa e Delio) sta davvero arrivando. La sua avventura in viola, dopo che il round di boxe con Rossi ha fatto il giro del mondo, pareva infatti al capolinea. Troppa l'irritazione della società nei suoi confronti e troppo il malcontento dei tifosi, schierati fin da subito con Delio, anche perché delusi dal comportamento e dalle prestazioni di un talento mai davvero sbocciato. L'arrivo di Montella però ha cambiato tutto. Pradé infatti era stato chiaro: «Su Ljajic decide Della Valle», disse nel suo primo giorno viola, salvo poi proporlo in Svizzera, Germania e Russia, segno che la scelta era quella di cederlo. Negli ultimi tempi poi per Adem si era fatto sotto il Torino, proponendo un prestito con diritto di riscatto e soprattutto un posto da titolare in una squadra ambiziosa. L'allenatore però ha stoppato tutto. 

Il giovane serbo gli piace e allora, in attesa di qualche colpo di mercato, meglio parlarci e capire fino in fondo i motivi del flop dell'anno scorso, piuttosto che lasciarlo andare senza prima averlo visto all'opera: «Con Vincenzo abbiamo parlato di tutto e anche di Ljajic — conferma Guerini — il tecnico ha espresso la voglia di guardarlo lavorare e la società ha avallato la sua scelta. Dopo il ritiro prenderemo una decisione definitiva». Moena dunque sarà la chance di Ljajic per rimanere viola. La prima grande occasione arriverà domani, nell'amichevole contro i dilettanti dei Monti Palldi. Il test ovviamente non sarà molto indicativo, anche perché l'avversario non sarà irresistibile. Montella però, oltre ai dribbling, guarderà anche l'atteggiamento in campo dell'ex Partizan (inteso come spirito di sacrificio) e prenderà appunti.

Finora Adem è sempre stato provato titolare come attaccante di sinistra e spesso ha dialogato con Jovetic (lunedì grazie ad un suo assist Jo-Jo ha segnato un gol applauditissimo), e pure segnato (bella la sua rete in partitella ieri pomeriggio), dando segnali di brio e determinazione. Ieri poi ha anche dato spettacolo durante i calci di punizione di fine mattinata: Ljajic infatti si è confermato il miglior specialista in squadra, segnando tre volte col destro (sempre aggirando la barriera) e andando a segno (tra lo stupore generale, Montella compreso) anche col sinistro, con una parabola perfetta che ha fatto insaccare la palla proprio sotto la traversa. Convincere i tifosi, al di là di qualche autografo firmato in questi giorni, sarà comunque tutt'altro che semplice. Per mettere da parte le incomprensioni, servirà che il giovane Adem dimostri che la brutta esperienza di quel Fiorentina-Novara lo ha cambiato per davvero. E una volta per tutte.

Leonardo Bardazzi - Corriere Fiorentino