stampa

Il bicchiere mezzo pieno. L’articolo di Picchi

Per la prima volta Montella non perde contro la Roma, ma qualche rimpianto per una vittoria che nel primo tempo sembrava più che alla portata, rimane. Rimane anche l’impressione, e …

Redazione VN

Per la prima volta Montella non perde contro la Roma, ma qualche rimpianto per una vittoria che nel primo tempo sembrava più che alla portata, rimane. Rimane anche l’impressione, e anche qualcosa di più, che Gomez stia crescendo. Il suo gol è stato meno casuale di quanto può sembrare perché sul tiro sbagliato di Pizarro, l’intervento del centravanti con il sinistro è stato molto più volontario di quanto poteva sembrare. I progressi di Gomez si notano anche nella maggior presenza nella manovra, anche se rimane la tendenza alla scomparsa, o mezza scomparsa, nella ripresa.

È stata una buonissima Fiorentina per 45 minuti, fino a quando il pressing e la ricerca del gioco largo su Pasqual e Joaquin ha messo in difficoltà la Roma, Il secondo gol, questo è mancato ai viola in quella porzione di gioco che tra l’altra stava confermando le difficoltà della Roma. Poi il calo dei viola e qualche intervento di Garcia sulla sua squadra con lo spostamento di Iturbe, l’arretramento di Totti e una diversa posizione di Ljajic quasi da trequartista ha migliorato, assieme al calo della Fiorentina, il rendimento della Roma. Il pareggio, risultato di scarso peso in questo calcio, ha favorito soprattutto la Juventus che è a più sette dai giallorossi. Distacco che ha tutta l’aria di diventare decisivo. Il rammarico dei viola, se rammarico c’è, si deposita tutto sulla prima fase di gioco quando gli avversari erano in evidente difficoltà. È mancato il colpo del ko, non è mancato il gioco né la volontà di arrivare al risultato pieno.

Se si considera quanto sia tradizionalmente negativo per i viola l’impatto con la Roma, prossima avversaria anche in Coppa Italia, ci sarebbe anche da accontentarsi. Aver interrotto, almeno parzialmente, il percorso negativo è già qualcosa, ma questa poteva essere l’occasione buona per battere un avversario contro il quale i viola sbattono spesso e malvolentieri. Fiorentina e Roma sono due squadre che partono dalla stessa filosofia di gioco, ma che si differenziano nell’attuazione. Più agile la Fiorentina, più potente la Roma. L’agilità e il palleggio non sono bastati ai viola, ma con una puntata di ottimismo si può anche dire che il bicchiere è mezzo pieno.