Il Corriere dello Sport ha pubblicato una lunga intervista a Igor. Il difensore della Fiorentina parla dell'obiettivo Europa: "Ci possiamo arrivare, vogliamo provare a costruire un sogno". Anche perché - dice - "gli avversari che ci precedono possono 'scivolare' e noi dovremo essere scaltri quanto serve per approfittarne al momento giusto. È questa la ricetta per costruire un sogno". A proposito di sogno, quello più grande è giocare la Champions League.
Corriere dello Sport
Igor: “Italiano un martello. Empoli? Dobbiamo suturare quella ferita. Europa…”
Il Corriere dello Sport ha intervistato Igor: alcuni passaggi
Dal 10 febbraio è sceso in campo sempre per 90 minuti. Il brasiliano dice che non si è mai distratto e che ha pensato solo a lavorare. Il suo soprannome è "il muro: "Significa che sto facendo bene, che la mia attenzione nel cercare il bene della squadra viene percepita anche all’esterno", afferma.
Igor parla poi di Vincenzo Italiano. Il tecnico - racconta - chiede ai difensori "di rischiare, di recuperare il pallone, di pressare l’avversario che ti trovi di fronte. Per attaccare bene si deve cominciare da dietro, dobbiamo essere noi i primi a farlo, costruendo la manovra dal basso. Abbiamo tanta responsabilità". Igor definisce l'allenatore viola "un martello. Riesce a tirare fuori sempre il meglio da ciascuno dei suoi giocatori. Nessuno è alla periferia del gruppo, è lui il primo a impegnarsi per la crescita dei singoli. Con me è successo questo".
La Fiorentina è andata a segno con 17 giocatori. All'appello manca proprio Igor che dice di aver parlato con Burdisso: "Ho pure fatto una scommessa con lui, voglio riuscirci. Ho dieci occasioni".
Focus, poi, sull'Empoli, avversario di domenica. Igor dice che all'andata gli venne il mal di stomaco: "Pur avendo dominato abbiamo buttato via tutto in due minuti. È uno schiaffo che ci portiamo sempre dentro. L’altro giorno l’allenatore ce lo ha ridetto: dobbiamo vincere, suturare quella ferita. Faremo di tutto, domenica, per cambiare la storia".
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