Non è un caso se la Fiorentina sta ottenendo ottimi risultati subendo al contempo pochi gol. Fra i meriti molto passa dalle prestazioni di Igor, scelto sempre di più da Vincenzo Italiano da titolare in difesa. Il brasiliano è stato in campo dall'inizio in ben 8 occasioni su 10 negli ultimi 40 giorni, rappresentando uno dei punti fermi del momento viola. Solo Biraghi, Castrovilli e Piatek hanno avuto la stessa continuità. Mica male. Considerando i tanti cambi che il tecnico adotta, significa che Igor è diventato un uomo solido e dal rendimento sicuro. La crescita del difensore è sotto gli occhi di tutti: ha saputo eliminare alcuni passaggi a vuoto, le sbavature. È più concentrato e ha implementato la qualità negli interventi e questo ha fatto sì che fosse piano piano scelto anche nelle sfide contro le big. Le prestazioni in coppa con la Juve e nell'ultima uscita con l'Inter parlano in questo senso: l'ex Spal ha di fatto annullato prima Vlahovic e poi Lautaro Martinez.
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Corriere Dello Sport
Igor, che crescita. In difesa è un fattore, i numeri sono dalla sua
Igor è diventato un elemento imprescindibile nello scacchiere di Vincenzo Italiano. I numeri parlano per lui
Se pensiamo poi - scrive il Corriere Dello Sport - che nel girone di andata era riuscito a mettere insieme soltanto sei presenze, il cambiamento è evidente. Quando non è stato in campo dall'inizio (contro Torino e Lazio) i viola hanno incassato ben sette reti, mentre a San Siro è stato il migliore con Torreira. Sempre più in grado di impostare oltre che difendere: difficile - almeno ora - chiedere lo stesso a un altro elemento della rosa in difesa.
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