«Nei momenti difficili mi chiamano sempre e io ci sono sempre»: ha confidato in queste ore agli amici, ormai abituato a questo ruolo di salvagente. Prima i tamponi come da protocollo, poi Beppe Iachini, ancora sotto contratto fino a giugno (come pure Montella), sosterrà l'allenamento insieme con il suo staff che si è riunito ieri sera. Dunque, cappellino in testa, si tufferà nelle ultime dieci partite con la sua proverbiale grinta, l'impegno e la dedizione che da sempre lo contraddistinguono. E ovviamente, scrive Tuttosport oggi in edicola, con l'obiettivo di condurre anche stavolta la Fiorentina in una zona di classifica tranquilla. E poi? Poi saluterà, già sapendo che non ci sarà un'altra riconferma. Già circolano da tempo i nomi di Maurizio Sarri (difficilissimo), Ivan Juric, Roberto De Zerbi, soprattutto Gennaro Gattuso ma prima di decidere il club viola dovrà essere sicuro di essere in salvo.
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Iachini e quel ruolo di salvagente. Ma stavolta niente riconferma
Il tecnico ascolano è stato richiamato per traghettare la Fiorentina verso la salvezza in questo complicato finale di stagione
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