Sui social gira la foto di un cipresso e sotto la scritta: Mario Gomez all’asta su eBay. Il tedescone, in effetti, te lo immagini un po’ così: piantato, immobile, elemento estetico buono per un bel paesaggio. Toscano, in questo caso. Lui, proprio lui che alla vigilia aveva detto: «Per segnare un attaccante ha bisogno dell’aiuto di tutta la squadra». Come dire: io ci sono, ma voi? Infatti dopo cinque minuti Joaquin gli offre un pallone che vale oro. Lui insegue la palla, si mette in posizione, guarda bene la porta e, come quasi sempre accade, tira altrove. Il fatto è che tutti alla fine pensiamo la stessa cosa: se la Fiorentina lo vende ci sta che questo fenomeno da 5 milioni all’anno si rimetta a segnare a raffica. (...)
stampa
I tifosi più spiritosi vogliono vendere Gomez: foto di un cipresso su eBay
Il tedesco anche a Siviglia non solo non è riemerso ma si è proprio mimetizzato. L’articolo di Ferrara
Si è infortunato e tutti lo abbiamo aspettato con affetto e trepidazione. Si è fatto male di nuovo e stesso discorso. Lui che gira a piedi per San Frediano, che si prende i complimenti per il passato di campione e il fisico da modello. Tutti lo ammirano ma nessuno lo disturba. Mario che quando può scappa al mare con Carina a mangiare il pesce. Mario che prende il sole sul tetto della sua casa in piazza Strozzi. Oppure che va in campagna dai suoi cani. Mario il bravo ragazzo: che fa la vita dell’atleta, e che anche quando non segna è sempre intoccabile perché non si sa mai: metti che un giorno si svegli e torni se stesso. Magari a Siviglia, quando in gioco c’è il sogno più grande. Sì, dai, potrebbe succedere. O magari, no. Certo, non è tutta colpa sua. E questo va sempre premesso. Però a Siviglia Gomez non solo non è riemerso ma si è proprio mimetizzato, è scomparso, nascondendosi dietro agli avversari. Mai un segno di presenza.
(...)
L'articolo integrale di Benedetto Ferrara con La Repubblica in edicola
© RIPRODUZIONE RISERVATA