I segnali del Palazzo

L’arbitro Mazzoleni è la risposta del Palazzo alle rimostranze della Fiorentina dopo il doppio erroraccio di Calvarese ai danni di Cuadrado? A nulla — in questo caso — sarebbero servite le civili rimostranze della società. La certezza è che la giustizia sportiva è rimasta uguale a se stessa, negando l’evidenza dei fatti e condannando due volte Cuadrado. Prima sul campo, poi facendolo fermare per un turno e infine regalandogli la multa di duemila euro per una simulazione che non c’è stata. Mazzoleni, dicevamo, non sembra un buon modo per abbassare il livello dei sospetti. Lungi da noi fare dietrologia tipo bar sport da dare in pasto ai tifosi più esagitati, ma l’arbitro di Bergamo rischia di essere un’altra infelice designazione.

A Firenze è ancora vivo il ricordo della sua grave disattenzione in Fiorentina-Roma (4 maggio scorso) quando non vide un fallo di mano di De Rossi in aera di rigore. La Fiorentina perse al 93’ per un gol di Osvaldo, e soprattutto si fermò nella corsa alla Champions League. Sapete tutti com’è finita, ed evitiamo di rinvangare il passato. Non porta a nulla. Montella in questo senso ha dato l’ennesima dimostrazione di stile e intelligenza, invitando i suoi giocatori e Firenze a non piangersi addosso, a non fare le vittime. La squadra viola — dall’alto del suo gioco — può cancellare tutte le amarezze in un colpo solo: vincendo. Più forti di tutto, del Milan e di una giustizia sportiva arretrata. Sarà dura, perchè mancano (oltre a Gomez e e Cuadrado) anche Pizarro e forse Gonzalo. Ma nei momenti difficili la Fiorentina non ha mai tradito, siamo certi che sarà così anche stasera. Le motivazioni sono fortissime, i giocatori sanno di dover lanciare un messaggio ai duemila che saranno a San Siro. In questo sport spesso vince chi gioca meglio. E basta. Senza sospetti, nè arbitri scarsi.

La Nazione