Anche La Repubblica analizza oggi la questione dell'attacco viola, dipendente in zona gol da Stevan Jovetic (almeno per ora). Si parla allora delle altre 4 punte a disposizione di Montella, con pro e contro di ciascuno:
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I pro e i contro delle punte viola
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El Hamdaoui
Riesce a dare profondità alla Fiorentina e ha senso della posizione, ma la sua condizione fisica lo limita. E parecchio. Al momento ha solo un tempo nelle gambe, e a Napoli si è visto. Ha sfiorato il gol, ha cercato in continuazione Jovetic e l’intesa con il resto della squadra. Quando sarà al top della condizione può essere un giocatore importante, adesso è un attaccante a metà. In questi giorni è con la Nazionale, tornerà a metà della prossima settimana. Peccato perché la sosta poteva essere l’occasione per fare un piccolo passo avanti.
Ljajic
Ha fatto un buon ritiro, si è presentato al via di questa stagione più convinto e più determinato. Nemmeno lui riesce a trovare la porta. Tanti tiri, ma sempre fuori misura. Con Jo-Jo le cose vanno benino, anche se a volte giocano troppo vicini e a Montella non piace. Anche qui c’è da lavorare, però non può essere Adem la spalla perfetta per Jovetic che con lui in campo è costretto a giocare da prima punta. Se a gennaio dovesse arrivare un altro attaccante Ljajic potrebbe andare in prestito da qualche parte. Per il momento sta qui e si allena, e se quando serve prova a dare una mano a Jovetic. Tatticamente è ancora un po’ troppo fragilino.
Toni
La domanda che tutti si fanno è: ma fisicamente come sta Luca Toni? Problemi non ce ne sono, però è da aprile che non gioca, per cui è probabile che gli ci voglia un po’ per rimettersi in sesto. Quindi al momento può avere un’autonomia molto limitata. Diciamo che almeno un mesetto ci vuole per trovare una condizione accettabile. Nel frattempo può darsi che Montella qualche volta lo mandi in campo. Magari nel finale. Toni è un centravanti puro, quello che la Fiorentina non ha. «Un giocatore con quelle caratteristiche ci mancava» ha detto il tecnico. In queste due settimane Toni farà un lavoro speciale, personalizzato. E poi si vedrà.
Seferovic
Un altro di quelli con il futuro incerto, e come Ljajic la sua permanenza alla Fiorentina è legata all’eventuale arrivo di un attaccante a gennaio. O da quello che riuscirà a dimostrare in questi mesi, ogni volta che Montella gli darà un’opportunità. Per lui, comunque, non ci sarà molto spazio.
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