Alla fine si parlava più dei suoi chili di troppo che delle sue parate ed era una colossale ingiustizia per quello che Sebastien Frey ha dato alla Fiorentina. È vero che intorno ai trent'anni si era un po' lasciato andare a tavola, però è stato un grande portiere per almeno quattro stagioni, la prima interrotta bruscamente a Torino dal calcione brutale e gratuito di Zalayeta che gli fracassò il ginocchio. Per vestire la maglia viola si abbassò lo stipendio principesco ottenuto a Parma dal munifico Tanzi pre-fallimento e fu una scelta azzeccata per tutti. C'è soprattutto la sua firma nell'ultima Champions conquistata dai viola, perché il campionato 2008/09 fu molto sofferto, ma le parate di Frey fecero davvero la differenza, addirittura più dei gol di Mutu e Gilardino.
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I miracoli di Frey e un addio un po’ così
L’articolo di David Guetta sul Corriere Fiorentino
Poi in quell'estate si rilassò e si presentò in ritiro oltre i cento chili lasciando di stucco Prandelli che si arrabbiò parecchio e che lo mise per settimane sotto torchio. Recuperò e fece un'altra ottima stagione, ma ormai qualcosa si era rotto e l'ultimo atto non è stato degno del passato, con polemiche, infortuni e ripicche. Peccato, perché avrebbe fatto ancora molto comodo e sarebbe potuto entrare nel ristretto olimpo dei numeri uno della storia viola.
David Guetta - Corriere Fiorentino
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