La partita giocata dalla Fiorentina a Guimaraes poteva avere, sostanzialmente, tre risposte da dare: 1) la vittoria, per continuare la serie di successi europei e per aspettare con grande tranquillità il Dnipro, match definitivo per sancire il primo posto del girone; 2) valutare sostanza e crescita dei ragazzini più interessanti, ovvero Bakic, Alonso, Matos, come elementi supplenti dei titolari; 3) l’inserimento e la centralità in questa squadra di Ilicic.
stampa
I giovani e Ilicic: speranze e inquietudini
La partita giocata dalla Fiorentina a Guimaraes poteva avere, sostanzialmente, tre risposte da dare: 1) la vittoria, per continuare la serie di successi europei e per aspettare con grande tranquillità …
Pur dovendo ricordare che si trattava di una gara in buona parte svuotata di contenuti e resa ancor più surgelata dall’assenza del pubblico con l’eccezione dei cinquecento-seicento tifosi viola in vacanza in una cittadina deliziosa, ospitale e in grado di offrire una cucina da applausi, alla fine le risposte arrivate sono state sostanzialmente deludenti.
Risposta al punto 1): i viola non hanno vinto, anzi, fatti i debiti raffronti con il valore degli avversari, hanno giocato una gara in buona parte in linea con il brutto secondo tempo di Udine. Niente di preoccupante, per il primo posto sarà decisiva comunque la gara con il Dnipro.
Risposta al punto 2): per motivi diversi, Alonso, Bakic e Matos restano tre giovani molto interessanti ma è sempre più evidente che se Montella deve o vuole immetterli tutti insieme nella squadra il risultato finale è penalizzante. Non è successo solo in Portogallo, è successo anche in Romania. Se poi fai giocare Ambrosini convalescente e Aquilani come regista (soluzione che resta assolutamente interessante in prospettiva), se rinunci contemporaneamente a Borja Valero, Cuadrado, Rossi, Pizarro e pure Joaquin, l’effetto è quello visto a lungo contro il Paços. (...)
Risposta al punto 3): è quella in realtà la più inquietante. Se il pari con il Paços non fa male, se i ragazzini viola restano comunque un patrimonio dal quale attingere anche se magari uno o due alla volta, la vicenda Ilicic inizia ad aprire degli interrogativi. Anche perché il valore del giocatore non è in discussione. Però quello che abbiamo visto a Guimaraes non ci ha convinti. Non parliamo solo del rendimento del giocatore (che, come Montella dice, non è ancora in condizione) ma dell’atteggiamento. La Fiorentina non solo ha un ottimo potenziale tecnico, la Fiorentina è una squadra. Montella ha lavorato sul gruppo ed è stato bravo ed attento a far sì che tutti i giocatori fossero assolutamente inseriti in questa logica di collaborazione. Ricordiamo di come Vincenzino parlò delle incertezze di Ljajic e del suo progressivo decentramento dalla squadra. Qui il caso è diverso ma altrettanto preoccupante: per il momento Ilicic vaga alla ricerca di se stesso e della squadra. (...) Il trequartista deve capire qual è la legge del gruppo viola, oppure rischia di restarne fuori per sempre.
Alessandro Rialti - Il Corriere dello Sport - Stadio
© RIPRODUZIONE RISERVATA