stampa

I “fratelli coltelli” e quello scambio di sms

Stevan Jovetic e Mirko Vucinic sono amici. Molto amici. Anzi, diciamo pure che nessuno dei due si offenderà se alla vigilia della sfida di domani, qualcuno sceglierà di chiamarli ’fratelli’. …

Redazione VN

Stevan Jovetic e Mirko Vucinic sono amici. Molto amici. Anzi, diciamo pure che nessuno dei due si offenderà se alla vigilia della sfida di domani, qualcuno sceglierà di chiamarli ’fratelli’. Connazionali (nati in Montenegro), una vita nel pallone, fiuto da attaccanti di razza, ambiziosi, compagni di avventura (e di stanza) con la maglia della loro Nazionale, Jovetic e Vucinic sono divisi solo dalla grande rivalità che poi è il cuore di ogni sfida fra Fiorentina e Juventus. E domani sera, appunto, va in scena il match fra viola e bianconeri. Occasione, questa, che rimetterà a confronto i due fratelli dell’Est. Prima (e dopo) la partita ottimi amici, ma spietati rivali nei 90 minuti durante i quali le due squadre faranno di tutto per strapparsi i tre punti.

(...) In comune, Jovetic e Vucinic hanno il nome di chi volle portarli in Italia. Un po’ scopritore di talenti, un po’ ds e un po’ manager, in entrambi i casi fu Pantaleo Corvino a consigliare alle famiglie Jovetic e Vucinic di lasciare il Montenegro per accompagnare i figli nel campionato più bello del mondo. Carriere separate ma simili, appena qualche mese fa, il bomber juventino si era fatto messaggero prezioso per il suo club motivato a strappare Jo Jo alla Fiorentina. Mirko chiamava Stevan, magari qualche messaggino, magari qualche frecciatina da amico (anzi, da fratello) per fargli capire che lassù, dalle parti bianconere lo stavano aspettando e che forse sarebbe stato il caso di mandare qualche segnale positivo anche da Firenze. Chissà con che tipo di sorriso, Jovetic rispondeva a Vucinic, ma tutto a un certo punto finì nel congelatore causa intervento in prima persona di Andrea Della Valle.

Riccardo Galli - La Nazione