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I Della Valle e il torneo maledetto Per otto volte

I tristi precedenti raccontati da David Guetta

Redazione VN

Coppa Italia, nono tentativo. Una storia scritta male, che va avanti dal 2004, con le stesse grandi promesse iniziali e le identiche cocenti delusioni in corso d'opera. A voltarsi indietro si scopre che una delle edizioni più dignitose è stata proprio la prima, giocata con Zoff da poco in panchina e con una squadra stritolata in campionato dagli errori arbitrali. Se nel marzo 2005 Miccoli non avesse fatto il numero da circo, con tanto di doppio passo e stop prima di battere male il rigore decisivo, la Fiorentina avrebbe eliminato la Roma e sarebbe approdata alle semifinali. L'anno dopo Prandelli a Torino negli ottavi si mette a fare gli esperimenti, prova Brivio titolare e la squadra viene letteralmente strapazzata dalla Juve, che dopo il 2 a 2 al Franchi vince per 4 a 1.

Va ancora peggio nell'agosto post-calciopoli. Tutti a dire che con 19 punti di penalizzazione è impossibile pensare all'Europa e che quindi l'unica strada percorribile è, appunto, la Coppa Italia. Infatti al secondo turno la Fiorentina contro il Genoa perde per uno a zero a Marassi giocando malissimo e viene sbattuta fuori. Va meglio nel 2007/08 fino ai quarti, ma è Lupatelli a rovinare tutto, regalando in pratica alla Lazio il passaggio del turno con tre errori decisivi tra andata e ritorno. Nella prima stagione viola di Champions la Coppa Italia sembra quasi un intralcio e per liberarsene la Fiorentina pensa bene di farsi eliminare negli ottavi, cioè al suo primo turno, al Franchi contro il Torino più disastrato degli ultimi anni: papera colossale di Da Silva, formazione piena zeppa di riserve e la frittata è fatta. Quando finalmente si prova a fare sul serio ci si mette di mezzo la sfortuna che si chiama Inter di Mourinho, semplicemente imbattibile. Nel 2010 la Fiorentina l'affronta due volte in tre giorni, in campionato riesce a pareggiare con una partita strepitosa, ma poi in Coppa paga pegno e lascia la competizione in semifinale. Alla Coppa terrebbe moltissimo Mihajlovic, che l'ha vinta tante volte da giocatore, peccato che non faccia i conti con Avramov che nei supplementari a Parma fa due papere una peggio dell'altra e ai quarti ci vanno gli emiliani, nemmeno troppo convinti. Infine il secco tre a zero dello scorso anno a Roma, i giallorossi dilagano e la Fiorentina si lecca per l'ennesima volta le ferite, tornando a guardare con infinita nostalgia quelle sei Coppe vinte dal 1940 al 2001.

David Guetta - Corriere Fiorentino