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I casi caldissimi di Fiorentina e Napoli. E un’Inter da rifondare

Il presidente Thohir dovrà a fare a meno degli spiccioli che garantisce l’Europa League. L’Inter è praticamente fuori dalle Coppe. Un risultato che archivia una stagione da dimenticare e che …

Redazione VN

Il presidente Thohir dovrà a fare a meno degli spiccioli che garantisce l’Europa League. L’Inter è praticamente fuori dalle Coppe. Un risultato che archivia una stagione da dimenticare e che frena il progetto del patron nerazzurro di sfruttare nel mondo a livello commerciale il prestigioso marchio del club. Non una bella notizia visto i tanti soldi che Thohir dovrà mettere sul piatto per costruire una squadra da Champions. Si è parlato molto delle «stelle» che Mancini vuole, anzi pretende. Ma c’è l’altra faccia della medaglia: quali sono i giocatori dell’attuale rosa che possono far parte del progetto futuro? Pochi, pochissimi. Un nome sicuro è Icardi. Il talento argentino, al suo 20° centro in campionato, ha raggiunto Tevez al comando della classifica dei cannonieri. E ha molti anni in meno dell’Apache. Icardi è già una bella faccia dell’Inter del futuro e il titolo di goleador darebbe un’ulteriore spinta alla sua crescita. Da ricostruire quasi in blocco invece il reparto difensivo, sul quale lo stesso Mancini dovrà lavorare con più intensità. C’è un retrogusto amaro nella festa del Genoa. Brucia la bocciatura Uefa. Non resta che aspettare l’esito del ricorso al Coni.

A proposito di poltrone europee, solo un filo sottile tiene ancora legato il Napoli all’obiettivo terzo posto. Rischia di chiudersi nel peggiore dei modi il ciclo Benitez. Squadra senz’anima, Higuain con tanta voglia di andarsene, Britos protagonista di una testata alla Zidane. I soldi della Champions cambiano la «vita» di una società. De Laurentiis avrà la forza per allestire una squadra ambiziosa?

Il mal di crescita tormenta anche la Fiorentina. Montella ha lanciato un ultimatum: o i Della Valle alzano l’asticella oppure si farà da parte. Due casi bollenti. Chi invece passa da un successo all’altro è la Juve. La squadra di Allegri merita un ulteriore applauso per la serietà con la quale ha vissuto un finale di torneo già scritto. Tante vittorie, nessun regalo agli avversari. Chapeau .

Luca Calamai - La Gazzetta dello Sport