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I 10 anni in viola dei Della Valle

Dalla C2 alla Champions, fino ad oggi (COMMENTA e vota SONDAGGIO)

Redazione VN

La Viola fa il compleanno: era il primo agosto 2002, giorno della costituzione giuridica della nuova società (allora col sindaco Domenici e l'assessore allo sport Giani).

Risalita 1 - La scalata riparte dalla C2, con oltre 17.000 abbonamenti e con Di Livio, dal Mondiale alla C2, e Riganò (30 gol) uomini copertina della Florentia Viola (solo nel maggio 2003 i Della Valle investirono per ricomprare la storia: titoli, trofei e marchio della vecchia Fiorentina). Al Franchi fanno festa, calci al passato e all'incubo del fallimento.

Risalita 2 - Questo è solo il nuovo inizio: l'anno dopo Fantini colpisce di piede e di testa e la Fiorentina si ripresenta in A. Anche se il ritorno è complicato, con la salvezza in extremis: a gennaio era arrivato Bojinov dal Lecce per 15 milioni (in tutta la gestione Della Valle ne verranno spesi oltre 250).

Champions - La festa vera inizia qualche settimana dopo. Di seguito le intuizioni dei Della Valle: Corvino alla gestione, Prandelli in panca, in campo Toni (10 milioni dal Palermo) che sarà Scarpa d'oro, poi Montolivo, Frey, Gamberini e Pasqual, diventati grandi qui. Arriva il primo quarto posto.

Scalata - La gloria è appena cominciata, perché Calciopoli cancella (il quarto posto) e la Fiorentina, ora anche con Mutu, ri-disegna: dal -19 (poi -15) il gruppo ri-sale e ri-tocca l'Europa, primo nuovo accesso in Coppa Uefa.

Juve k.o. - Gioie in serie l'anno dopo, 2007-08: nello stadio della Juve il 2-3 (due marzo) finisce 2-3 per la viola, con il tuffo all'ultimo secondo di Osvaldo, che spinge oltre Buffon. Migliaia all'aeroporto a ricevere la squadra.

Finale - Nella stessa stagione la Fiorentina viaggia in Europa, e arriva alla prima semifinale internazionale della sua nuova storia. Contro i Glasgow Rangers i rigori di Vieri e Liverani finiscono alti, ma il gruppo è di nuovo consideratissimo nei circuiti europei.

Torino bis - Nella stagione del doppio impegno riesce ancora una volta l'impresa: nuovo aggancio al quarto posto, ribaltando le gerarchie (il Milan finirà sotto) grazie alla rovesciata di Osvaldo con il Torino. In trentamila aspettano squadra e società (in campo c'è anche Andrea Della Valle) allo stadio per l'abbraccio. L'estate successiva arrivano Gilardino, Jovetic, Vargas e Felipe Melo, e la squadra si ripiazza di nuovo lassù (unica con l'Inter a restare per 4 anni tra le prime 4).

Anfield - La nuova corsa in Champions nel 2009-10 racconta tappe esaltanti: la Fiorentina conclude (unica italiana) prima nel suo girone, i Della Valle sono fianco a fianco nella notte di Liverpool, quando la squadra sbanca Anfield (Jorgensen, poi Gila all'ultimo minuto).

Furto - Nella stessa edizione Ovrebo, arbitro norvegese, riaccompagna a Firenze la squadra; Klose segna in maxi fuorigioco, la Fiorentina perde 2-1 col Bayern, in casa per un po' ribalta, poi Robben spegne i sogni a un passo dall'ingresso nei primi 8 team d'Europa, traguardo inimmaginabile fino a pochi anni prima.

Miracolo - Anche nelle stagioni della discesa c'è spazio per momenti da appendere: la salvezza dell'anno scorso è passata da due vittorie in viaggio, a Milano con il tocco di Amauri e a Roma (segno 2 dopo 20 anni). Messaggio dal tifo ai Della Valle: Fiorentina, cento di questi giorni.

Alessandra Gozzini - La Gazzetta dello Sport