Il dubbio che accompagna il Verona all'appuntamento con la Fiorentina riguarda proprio l'uomo del giorno: «Romulo ha avuto un piccolo problema, lo valuteremo in queste ore», dice Andrea Mandorlini. L'oriundo brasiliano, appena convocato in nazionale da Cesare Prandelli, è tra l'altro uno dei grandi ex della partita con i viola, insieme a Luca Toni e Marco Donadel (ma non vanno dimenticati, nello stesso elenco, Alessandro Agostini e Daniele Cacia). Se non ci sarà, la scelta andrà letta anche in ottica precauzionale: domani Romulo dovrà essere a Coverciano per uno stage di due giorni con l'Italia, meglio evitare l'aggravamento dei guai fisici. Continua Mandorlini: «La chamata in azzurro? Merito suo, in larga parte. Noi abbiamo fatto quel che serviva per farlo crescere, ma Romulo è un giocatore di valore, duttile. Un universale che sa ricoprire tanti ruoli. Bravo lui, complimenti. Prima della seduta rifinitura abbiamo scherzato: negli spogliatoi gli abbiamo cantato l'inno…».
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Hellas, suspense per Romulo
Il dubbio che accompagna il Verona all’appuntamento con la Fiorentina riguarda proprio l’uomo del giorno: «Romulo ha avuto un piccolo problema, lo valuteremo in queste ore», dice Andrea Mandorlini. L’oriundo …
Tuttavia la risposta sulla sua presenza o meno in campo al Bentegodi la si avrà soltanto nell'imminenza di una gara che Mandorlini descrive così: «Stiamo bene, arriviamo da due belle vittorie. Affrontiamo una squadra fortissima. La Fiorentina è stata condizionata da infortuni pesanti durante questa stagione: ha perso per molto tempo Mario Gomez e Pepito Rossi. Altrimenti sono convinto che avrebbe lottato per la Champions League. Non dico che sarebbe stata in corsa per vincere il campionato, ma di certo per il secondo o terzo posto, per i livelli più elevati». Questo per delineare il profilo di un avversario che è, ad ogni modo, in alta quota e che si è guadagnato il «pass» per la finale di Coppa Italia, in palio il 3 maggio a Roma con il Napoli. Aggiunge Mandorlini: «Da quando c'è Vincenzo Montella in panchina esprimono il calcio più spettacolare della Serie A. Sempre a viso aperto, sempre propositivo, votato all'offensiva. Ricordiamoci del 4-3 dell'andata: una sfida emozionante. Alla fine abbiamo perso ma l'abbiamo tenuta sempre aperta. Anche perché la Fiorentina gioca e ti fa giocare, ha un approccio più internazionale che italiano».
Dopo scatta il toto-formazione: con l'interrogativo su Romulo, che, non dovesse farcela, sarebbe sostituito da Sala, non sono previste altre variazioni rispetto al Verona che ha «matato» il Chievo nel derby. Taglia corto Mandorlini: «Credo di dare continuità agli uomini utilizzati nell'ultima gara. Di certo non cambieremo molto». Davanti a Rafael, quindi, Cacciatore, Moras, Maietta e Agostini. Centrocampo completato da Donadel e Hallfredsson. In attacco, in fianco al totem Toni – «Mi spiace non sia stato convocato pure lui in nazionale, ma me l'aspettavo: per Luca c'è tempo fino all'ultimo, peraltro», commenta Mandorlini –, Iturbe e Marquinho, in vantaggio su Juanito Gomez. Venghino, signori, venghino: in Piazzale Olimpia c'è aria di festa.
CORRIERE DI VERONA
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