La trappola è pronta. Del resto Guidolin prova un gusto particolare nel battere la Fiorentina. Storia di vecchi rancori, accordi (a suo dire) non rispettati e di una ruggine che non scompare mai. Cuadrado e compagni si preparino al “peggio”. Spazi chiusi, pressing e ripartenze. Basta ascoltare il tecnico dell’Udinese. «Affrontiamo una delle più belle realtà del campionato italiano, hanno il centrocampo più forte e per limitarli dovremo essere perfetti». Limitare, appunto. È questa la mission bianconera. Perché fallisca, servirà la miglior Fiorentina. Per questo Montella, salvo sorprese, manderà in campo i titolarissimi. Spazio quindi al 4-3-3, con Pizarro che (smaltito l’infortunio al polpaccio) tornerà in cabina di regia. Il cileno, come sempre, sarà marcato stretto. Sulle sue tracce ci sarà probabilmente Bruno Fernandes, che agirà alle spalle di Di Natale. Guidolin infatti difficilmente partirà con le due punte, con Muriel destinato quindi alla panchina. I bianconeri, tra l’altro, sono pronti a cambiare modulo.
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Guidolin prepara la trappola
L’Udinese proverà a limitare la Fiorentina. Ecco come
Via il 3-5-2 a favore del 4-2-3-1. L’intento è chiaro: bloccare le fasce, e in particolare Cuadrado. Il colombiano dovrà quindi cercarsi lo spazio muovendosi in continuazione. A volte lo vedremo a destra, altre a sinistra. Ormai è abituato, e sa che così facendo può mandare in confusione gli avversari. Come al solito sarà importante anche il lavoro dei due interni: Aquilani e Borja Valero. Lo spagnolo aiuterà Pizarro ad inizio manovra, l’ex Roma baderà alla riconquista della palla e agli inserimenti in zona gol. Saranno loro a tre a dettare i ritmi dell’incontro. Qualità e velocità, stando attenti a non abbandonare i difensori a loro stessi. Tomovic, Savic, Gonzalo e Pasqual avranno un compito arduo: togliere la profondità a Di Natale, evitando di scoprire il campo alle loro spalle. Una partita a scacchi, per intendersi. Come sempre quando dall’altra parte c’è Guidolin.
la Repubblica
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