Ecco l'articolo di David Guetta che potete trovare in edicola quest'oggi sul Corriere Fiorentino:
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Guetta scrive: “Quel no di Zironelli alla «dieci» che fu di Baggino”
"In quella vigilia dell’esordio in campionato nel 1990 a Roma contro i giallorossi, il numero dieci che fu di Roberto Baggio ballava pericolosamente nello spogliatoio viola..."
«Mi piacerebbe tanto essere titolare, ma io quella maglia lì non la vorrei…». Arturo Zironelli aveva la faccia e i modi da bravo ragazzo e forse era fin troppo educato anche quando giocava, sembrava un talento e invece si è fermato tutto sommato abbastanza presto. In quella vigilia dell’esordio in campionato nel 1990 a Roma contro i giallorossi, il numero dieci che fu di Roberto Baggio ballava pericolosamente nello spogliatoio viola. Robertino se ne era andato tra le contestazioni di piazza Savonarola da appena tre mesi e il lutto non era stato assolutamente elaborato. In teoria quella maglia sarebbe dovuta toccare proprio a Zironelli, promettente trequartista su cui il brasiliano Sebastiao Lazaroni posava qualche fondata speranza. La confidenza mi arrivò dall’interessato il venerdì, ma la voce si doveva essere sparsa nello spogliatoio e forse Dunga non fu proprio estraneo al cambio in corsa: col dieci niente Ziro e via con Diego Fuser (che avrebbe segnato il gol vittoria nella sfida con la Juve), uno che aveva le spalle abbastanza grandi per sopportare il peso di cotanta responsabilità e che aveva appena vinto la Coppa dei Campioni col Milan. La scelta si rivelò azzeccata, certamente più della prestazione della Fiorentina, che venne travolta dalla Roma davanti al povero Mario Cecchi Gori, per la prima volta in tribuna da presidente e all’Olimpico, il suo secondo stadio per via del lavoro: 4 a 0 per Voeller e compagni e tutti a casa.
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