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Guetta scrive: “L’ombrello di Valeria e le scuse mai andate in onda”

Può una signora di oltre settanta anni e di grande spessore culturale lasciarsi andare al gesto dell’ombrello davanti a più o meno quarantamila persone (senza contare l’immenso pubblico televisivo)?

Redazione VN

Può una signora di oltre settanta anni e di grande spessore culturale lasciarsi andare al gesto dell’ombrello davanti a più o meno quarantamila persone (senza contare l’immenso pubblico televisivo)? Valeria Pestelli in Cecchi Gori non si pose nemmeno la domanda e andò tranquillamente a mulinare le braccia in balaustra quando Batistuta segnò il 3 a 3 in quell’incredibile Fiorentina-Lazio del 15 aprile 2000, l’ultima stagione del Re Leone a Firenze. L’adorabile vedova di Mario era anche la proprietaria di Canale Dieci e al fischio finale della partita venne quindi immediatamente convocata «l’unità di crisi» a partecipazione ristretta: al tavolo c’erano chi scrive, Lucianone Luna e il fratello di Valeria. Venne scelta quella che apparve come la linea più saggia: le scuse via etere per depotenziare quello che era già diventato un mezzo caso nazionale, anche se il buon vecchio Trapattoni dava l’idea di essersi molto divertito davanti a quelle immagini più volte riproposte in televisione. Ma qualcuno doveva informare anche la protagonista di tanto scandalo e venni quindi incaricato di andare dalla signora per una breve intervista in cui a un certo punto, nel modo più naturale possibile, avrebbe infilato le scuse in mezzo alla sua antica passione per la Fiorentina. Tutto facile, insomma, vuoi mettere per esempio rispetto a un’intervista con suo figlio Vittorio? E invece no, perché non avevo però messo in conto il gran carattere di colei che per mezzo secolo aveva accompagnato e contenuto uno dei più importanti produttori cinematografici europei. «Ma non ci penso nemmeno a porgere le scuse, figuriamoci! Lo rifarei immediatamente», mi rispose piccata la signora Valeria. E non mi misi neanche a replicare perché, alla faccia della diplomazia e del politically correct (all’epoca non così tanto in voga), aveva perfettamente ragione. Guetta

David Guetta - Corriere Fiorentino