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Guetta scrive: “Lo scoop su Carminuccio (quando non c’era Facebook)”

"Come rinunciare a uno scoop in nome della passione viola. Mai dal furto di Cagliari la Fiorentina era stata così vicino allo scudetto e mai era sembrata così forte in attacco..."

Redazione VN

Ecco l'articolo di David Guetta quest'oggi in edicola sul Corriere Fiorentino:

"Come rinunciare a uno scoop in nome della passione viola. Mai dal furto di Cagliari la Fiorentina era stata così vicino allo scudetto e mai era sembrata così forte in attacco: Batistuta, Edmundo, Oliveira, Robbiati, Flachi e poi lui, l'ineffabile Carmine Esposito, napoletano verace, movenze simili a Totò, molto simpatico. Il fatto è che dopo i tre gol della Fiorentina a Empoli Carminuccio nostro parlò davvero, anzi straparlò, più o meno come il suo conterraneo Sepe la notte di Fiorentina-Tottenham. Trapattoni non lo aveva neanche portato in panchina e lui c'era rimasto malissimo perché contro la sua ex squadra ci teneva a giocare. Poiché Facebook ancora non esisteva l'unico modo per sfogare la rabbia era per l'attaccante incrociare un giornalista, uno qualsiasi. Toccò a me e l'incontro avvenne casualmente vicino al pullman. Alla domanda 'come va?' venne fuori di tutto, contro il tecnico e la società. 'Posso scrivere?', chiesi, e alla risposta affermativa venni colto da un pudore poco professionale e molto viola: chi se lo sarebbe filato uno sfogo di Esposito con la Fiorentina prima in classifica? E così Carminuccio nostro se la cavò senza danni, salvo poi pentirsi il giorno dopo delle parole dette, esattamente come a Sepe. Facebook però non perdona, mentre, per fortuna, chi scrive ha ancora un'anima".

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