Sul Corriere Fiorentino, David Guetta scrive un ricordo della prima esperienza a Firenze di Stefano Pioli da giocatore. "Tutto cominciò grazie a Baggio - leggiamo -. L'avvocato Agnelli si invaghì di Roberto, tanto da far saltare l'accordo tra Pontello e il Milan. Fu una cessione dolorosa e a rate, perché parte del pagamento arrivò con un anno di anticipo. Ecco dunque Iachini, Volpecina e Pioli, in pratica l'acconto sul prezzo finale. Stefano era il più dotato dei tre, aveva vinto uno scudetto da riserva nella Juve e a 24 anni veniva considerato la terza scelta per la Nazionale, dopo Ferri e Vierchowod".
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Guetta racconta il primo Pioli in viola: “Stopper gentile che studiava Ranieri”
L'articolo di David Guetta sul Corriere Fiorentino in cui si ripercorrono i punti più importanti della carriera di Pioli a Firenze da calciatore
La sua carriera cambiò in una partita contro il Werder Brema a Perugia, quando dopo pochi minuti gli salta il ginocchio. Non tornerà più come prima. Ma quando arriva Ranieri è stima a prima vista: "Scende di categoria, gioca 31 partite su 38 e contribuisce a calmare nello spogliatoio l'irrequieto Effenberg. Resiste ancora una stagione, con momenti di terrore a Bari, quando per un colpo fortuito subisce un arresto cardiocircolatorio che fa temere il peggio. Dopo tre giorni di ospedale lo festeggiano i compagni con un grande applauso. Il triste finale di campionato lo travolge, in giro c'è voglia di cambiamento. Per il suo addio non c'è la folla delle grandi occasioni, ma molte pacche sulle spalle e un velo di tristezza per tutti, compresa la famiglia, che a Firenze stava benissimo".
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