Nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si fa il punto sulla delicata questione dell'assegnazione dei diritti tv per il campionato di Serie A. Quest'oggi ci sarà l'ennesima assemblea di lega, ma il fatto che ce ne sia in agenda un'altra fissata per il 17 marzo fa capire che anche oggi non si arriverà ad un accordo. C'è grande distanza fra i due schieramenti. Alla richiesta di sette club, fra i quali la Fiorentina, in cui veniva chiesta "la necessità di procedere senza indugio all’assegnazione" hanno risposto ieri altre nove società. Anche i vertici lega fra i destinatari.
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Guerra aperta sui diritti tv: “Minacce gravi”. Anche ACF nel mirino
Sembra lontanissimo l'accordo sui diritti tv per il prossimo triennio
I nove club (Roma, Sampdoria, Torino, Sassuolo, Spezia, Benevento, Bologna, Crotone, e Genoa) definiscono "inaccettabili" i toni utilizzati dalla controparte. I motivi del contenzioso sarebbero il mancato approfondimento sulle capacità di DAZN e TIM di coprire tutto il territorio nazionale e sul business plan relativo ad un canalino per la trasmissione delle 10 partite in OTT. Sarebbe quindi "gravissimo che in loro assenza si procedesse all’assegnazione". Le minacce dei 7 club vengono quindi definite "gravi in qualsiasi contesto, a maggior ragione in ambito associativo". Il clima per l'assemblea odierna sembra tutt'altro che disteso.
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