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Gomez, pazienza finita: ora servono i gol

Questo uno stralcio dell’articolo di Angelo Giorgetti de La Nazione su Mario Gomez:   La terza vita a Firenze assomiglia per inclinazioni e speranze alle altre due, solo che questa …

Redazione VN

Questo uno stralcio dell'articolo di Angelo Giorgetti de La Nazione su Mario Gomez:

La terza vita a Firenze assomiglia per inclinazioni e speranze alle altre due, solo che questa volta manca il paracadute: è arrivato per Gomez il tempo di trasportare il passato nel presente, perché troppe delusioni hanno interrotto una storia che i ventimila accorsi al Franchi (15 luglio 2013) avevano già proiettato nel cinema dei sogni. Per i tifosi la colpa principale di Gomez è stata in realtà quella di non assomigliare più a Gomez. Come se un incantestimo lo avesse depotenziato, togliendogli ogni potere soprannaturale: un centravanti che ha segnato così tanto doveva averne uno nascosto da qualche parte, magari nelle scarpe. Tanti rimpianti e con il passare del tempo perfino il sospetto di aver scelto la carta sbagliata, eppure per due volte Mario si è trovato in confidenza con il Real Madrid e la sua strada è rimasta viola: la prima quando ha firmato l'accordo con la Fiorentina preferendola con esercizio di creatività ai blancos, la seconda il 24 agosto scorso quando il sondaggio spagnolo si è fermato contro il «no» della Fiorentina (che aveva perso da pochi giorni Pepito Rossi). Il 16 agosto Gomez aveva segnato a Varsavia il gol del pareggio contro il Real, battuto poi in amichevole con un gol di Alonso segnato perfino di destro. E' proprio vero che d'estate succedono cose strabilianti. Ora tocca a Mario e non ci sono più scuse, il tempo dell'attesa è finito. Non è un ultimatum, ma la necessità non più rimandabile di ritrovare un campione che Firenze ha visto pochissimo. Quella notte a Torino, con il destro che bucò Buffon in uscita e riprese la Juve in Europa league, Gomez segnò un gran gol senza sorprendersi. Esultò infatti con moderazione. Tutto normale per lui. Abbiamo ora il sospetto che la reazione sarebbe diversa, perché perfino Mario s'è dimenticato com'è la vita della star.

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