L'attaccante viola Mario Gomez è stato intervistato in esclusiva da Alberto Polverosi e da Alessandro Rialti per Il Corriere dello Sport - Stadio. Ecco alcuni passaggi della lunga intervista che potete trovare in formato integrale all'interno del quotidiano oggi in edicola:
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Mario Gomez: “Cuadrado è ai livelli di Ribery”
“Il quarto posto non mi basta, voglio la Champions. Pepito ha una carica come nessun altro”
E' sicuro che tornerà il vero Gomez.
«Prima di farmi male avevo segnato tanti gol. Non penso che le cose cambieranno. Il calcio è sempre lo stesso e soprattutto ti porta a vivere anche momenti così. Ho giocato undici anni in Bundesliga e per nove stagioni non ho mai avuto problemi seri».
E la stagione che verrà?
«Dobbiamo provare ad andare in Champions, non mi piace fare proclami ma dico che ci proveremo, spero che ci sia meno distanza con chi ci ha preceduto. Però non sarà facile, la Roma è sempre molto forte come pure la Juve. E dovremo fare i conti pure con Milan e Inter che si sono mosse sul mercato».
Lei ha giocato con alcuni degli esterni più forti in assoluto, pensiamo a Ribery e Robben del Bayern. Cuadrado è ai loro livelli?
«Come potenzialità e talento direi proprio di sì, è sullo stesso piano di Ribery, anche se i paragoni non mi piacciono perché ogni giocatore è diverso dall’altro».
Lei conosce bene Rossi, cosa si sente di dirgli in un momento come questo?
«Ci ho parlato qualche ora fa, nello spogliatoio. E’ un bravissimo ragazzo, uno che davvero vive per il calcio: se è difficile per ogni giocatore stare fermo, per lui lo è ancora di più. Però, mentre ci parlavo, ho avvertito una grande energia, una carica, una forza come nessun altro».
Quanto è cresciuta la Fiorentina con Marin, Basanta e... Gomez , che si può ritenere un nuovo acquisto?
«Non sempre nel calcio vale comprare, è importante mantenere lo stesso gruppo e immettere ogni anno due-tre innesti mirati dando loro fiducia e tempo di entrare nei meccanismi della squadra e del gioco. Adesso siamo più squadra e questo può essere un bel segnale».
Sabato debutto in campionato la Roma. Con Iturbe e Cole si è avvicinata alla Juve?
«Può essere, ma dobbiamo aspettare il campo. L’anno scorso la squadra di Garcia ha fatto un calcio che mi piaceva».
Il gol alla Juve a Torino in Europa League resta per adesso il ricordo più bello in maglia viola?
«Mi rammento bene anche il primo fatto con la Fiorentina, a Marassi contro il Genoa. Diciamo che me li ricordo tutti (ride, ndr) anche perché non sono stati molti... Però so bene quanto a Firenze conti segnare alla Juve».
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