Come sottolinea La Repubblica, i Giochi di Tokyo non inizieranno il 24 luglio, una decisione presa ieri dal Primo ministro Shinzo Abe coinvolgendo il parlamento. Quando si potrà gareggiare non lo sa neanche il Comitato olimpico internazionale, che aveva preventivamente aperto domenica a uno slittamento, conoscendo evidentemente le intenzioni del Paese ospitante. Anche la prospettiva di rinviarle di un mese perde terreno: resta l’idea di ottobre, ma è prematuro dire se basteranno sei mesi per garantire a tutti gli atleti le stesse condizioni di allenamento. E - dettaglio non trascurabile - alla Wada la possibilità di garantire i controlli antidoping.
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Giochi di Tokyo, salta la data d’inizio. Ipotesi ottobre, altrimenti si va al 2021
La prospettiva di un rinvio delle Olimpiadi all'estate 2021 ora inizia ad assumere contorni più realistici
La trattativa legale sulla nuova data di inizio è in corso da giorni ma ha prodotto finora alternative che hanno lo stesso comune denominatore: non soddisfare pienamente né le tv, né gli sponsor né – soprattutto – le federazioni internazionali. Che ieri in massa hanno minacciato di non mandare i propri atleti. Per questo la prospettiva di un rinvio all’estate 2021 ora inizia ad assumere contorni più realistici. A questo scenario allude anche il membro Cio canadese Dick Pound. Il Canada è anche tra i Paesi che ieri ha avvertito che non invierà i propri atleti a Tokyo, spingendo per il rinvio dei Giochi di un anno. Seguito poi da Germania, Francia, Polonia e Australia.
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