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Gigi Proietti: “Montella una volpe, Zeman mi manda in calo di zuccheri”

Così l’attore Gigi Proietti, grande tifoso della Roma, al Corriere Fiorentino: «Non sa quanto mi fa piacere parlare della Fiorentina. Ammazza quanto mi piace vederla giocare! Sono proprio curioso di …

Redazione VN

Così l'attore Gigi Proietti, grande tifoso della Roma, al Corriere Fiorentino: «Non sa quanto mi fa piacere parlare della Fiorentina. Ammazza quanto mi piace vederla giocare! Sono proprio curioso di vedere Vincenzino cosa si inventa per batterci all'Olimpico».

Tra lei e Montella sembra che ci sia un grande feeling...

«Beh, io sono solo un tifoso, ma la mia la dico sempre e su Montella mi espressi prima ancora che arrivasse Lusi Enrique: "Cosa cambiamo a fare se l'allenatore giusto ce l'abbiamo in casa?" mi permisi di dire. Forse avevo ragione. Con Vincenzo poi ci siamo incontrati più di una volta, a forza di battute e contro battute è nata una grande simpatia, anche perché lui, furbo come una volpe, sapeva bene che io ero un montelliano convinto. Gli auguro il meglio, ha un grande avvenire davanti a sé».

Roma-Fiorentina quest'anno è una specie di derby. Gli ex sono talmente tanti che si fa fatica a ricordarli tutti.

«Eh no, qui la stoppo. Il derby a Roma è solo coi laziali. Diciamo che quella di domani è una sfida tra ex collaboratori, una partita che da romanista temo molto. La Viola mi intriga e Aquilani è un valore aggiunto, soprattutto se sta in gamba. Lui è un core de Roma, ma le assicuro che anche Montella lo è. La nostra maglia la sentirà per sempre sua».

Questa Fiorentina è frutto anche della rivoluzione estiva guidata da Pradè. Quanto è rimpianto a Roma un dirigente così?

«Lui è una persona capace, a volte è il contesto che non ti fa esprimere per quello che vali. A Roma l'ambiente è esigente e la società era composta da molte persone. Lo sa cosa diceva mio padre? In azienda bisogna essere sempre dispari e tre sono troppi».

Pizarro purtroppo non ci sarà, ma anche lui a Roma sembra aver pagato qualche decisione societaria sbagliata.

«Mi dispiace per la sorella, Pizarro è un caro ragazzo e un grande giocatore, anche quest'anno ci avrebbe fatto molto comodo, anche perché i tifosi qui lo hanno sempre amato. Ma i rottamatori non eravate voi fiorentini? E voi poi avete Toni, un altro che in giallorosso lo avrei tenuto: avete visto che grinta ci mette per dimostrare di valere ancora una maglia da titolare?».

E Zeman? Cosa pensa di Zeman?

«La Roma mi manda in calo di zuccheri, una volta ci fa godere, un'altra ne prende quattro. È una squadra ondivaga e noi tifosi soffriamo ancora di più. Zeman è amato e gli viene perdonato molto, ma in fondo lo invidio: è rigido e va avanti per la sua strada. Io ho una piccola compagnia teatrale a Villa Borghese dove insegno Shakespeare e personalmente con i miei allievi ho ben altra tolleranza. A proposito, è da tempo che cerco di fare un gemellaggio con Firenze per ampliare la mia scuola: magari sti'intervista servirà a smuovere qualcosa».