SVILUPPO a nord-ovest, sfruttando non solo l’area Mercafir, ma anche la parte bassa di Castello. Quella che, al di là di via dell’Olmatello, rientrerà nel futuro cosiddetto cono di volo della nuova pista dell’aeroporto di Peretola. Sarebbe proprio quella la soluzione ottimale per ‘consegnare’ alla famiglia della Valle molto più dei 35 ettari che solo la zona del mercato ortofrutticolo garantirebbe per la costruzione del nuovo stadio.
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Giani e lo stadio: “Basta spostarsi verso Peretola”
L’impianto verrebbe costruito nella parte bassa di Castello
Sarebbe questa la soluzione suggerita da Eugenio Giani, presidente del consiglio comunale e membro del cda viola (insieme a Dario Nardella). Una soluzione «che garantirebbe — spiega Giani —, spostandosi oltre la ferrovia, nella bassa area di Castello dove potrebbero essere utilizzati più ettari. Certo non quei 70 ettari richiesti dai Della Valle con il progetto Cittadella. Certamente ma sicuramente più ampi rispetto ai circa 30 ettari ipotizzati nell’area Mercafir». La novità, dunque, sarebbe il riposizionamento del ‘catino’ verso Peretola. Già, perchè se durante la partita dovessero passare due/tre aerei non sarebbe certo un problema.
Molti degli stadi del baseball e del football americano sono in prossimità di aeroporti certamente più grandi rispetto al ‘Vespucci’. E gli stadi a stelle e strisce sono delle vere e proprie cittadelle dello sport. Ecco perchè realizzare la cittadella viola con strutture ricettive-commerciali nell’area Mercafir e spostare la zona sportiva verso la scuola del Marescialli non sarebbe un’idea sbagliata, almeno secondo Giani.
«Realizzare lo stadio — prosegue il presidente del consiglio comunale — nella zona volo della futura nuova pista sarebbe un vantaggio non da poco. Inoltre potrebbe essere facilmente collegata con la Mercafir che così sarebbe interamente destinata a uso commerciale e ricettivo». Idea che andrebbe nella stessa linea del sindaco Renzi che ha da sempre puntato a sfruttare le due aree in questione. E i Della Valle? «Parleremo con loro al più presto. Progetti importanti come questi hanno bisogno di calma, ma sono convinto che questa sia la stada giusta».
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