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Gianello choc: “Tentata una combine per Samp-Napoli”

Ha retto quasi un anno il segreto della Procura di Napoli, del pool «reati da stadio» coordinato dall’aggiunto Giovanni Melillo, ma come tutti i segreti alla fine eccolo svelato: per …

Redazione VN

Ha retto quasi un anno il segreto della Procura di Napoli, del pool «reati da stadio» coordinato dall'aggiunto Giovanni Melillo, ma come tutti i segreti alla fine eccolo svelato: per Sampdoria-Napoli (1-0) del 16 maggio 2010 ci fu un tentativo di combine. A raccontarlo è Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, indagato dalla Procura insieme ai fratelli Michele e Federico Cossato e a Silvio Giusti, tutti ex calciatori. Gianello lo racconta ai pm napoletani (oltre a Melillo, i sostituti Antonello Ardituro, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri). In verità per farlo ci mette oltre cinque «sofferte» ore.

(...) Sampdoria-Napoli

E qui si arriva alla sagra del «prendo atto» e del «riflettendo». I pm incalzano Gianello sulla partita. Si parte dall'ammissione che Giusti chiese informazioni sulla gara, si arriva altrove, quando finalmente la memoria e le intercettazioni corrono in aiuto di Gianello: «Ricordo che Giusti mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta (di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria) con somme di denaro». Poi parla di quattro o cinque compagni presenti nello spogliatoio, ma non ricorda i nomi, ma poi riflettendo... «Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro». Esclude infatti la presenza di Santacroce, De Sanctis o di averne parlato con Quagliarella, ma specifica: «Cannavaro e Grava diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa». Ed erano pure contrariati, secondo Gianello. Ma a nessuno di loro è venuto in mente di avvisare la Procura federale: per questo rischiano almeno l'omessa denuncia, e il Napoli la responsabilità oggettiva per diverse partite anche se al momento solo in quella con la Sampdoria sarebbe provata la tentata combine. E Gianello? Forse a lui converrà rispondere senza esitazioni o dimenticanze almeno alla Procura federale.

Le scommesse

Si deve arrivare a fine verbale per avere qualche ulteriore ammissione: «Preciso che quei discorsi su scommesse, quote, puntate on line in Inghilterra o Austria cominciarono ad essermi fatti con l'inizio dello scorso campionato di calcio (2009-2010, ndr)». Poi una curiosità: «I riferimenti alla camera a 5 stelle e a 10 stelle erano relative a somme di denaro di 5.000 e 10.000 euro da scommettere».

La Gazzetta dello Sport