stampa

Gazzetta: La Fiorentina peggiore. Serve un portiere

Di buono stavolta c’è solo il risultato. La Fiorentina conquista il visto per l’Europa League al termine di una delle più brutte esibizioni dell’era Montella. Squadra stanca, senza idee, con …

Redazione VN

Di buono stavolta c’è solo il risultato. La Fiorentina conquista il visto per l’Europa League al termine di una delle più brutte esibizioni dell’era Montella. Squadra stanca, senza idee, con un Gomez che continua a non segnare e con il problema Neto che esplode in tutta la sua gravità. È il discusso portiere brasiliano a regalare nel finale di primo tempo un perfetto assist a Ben Khalifa che realizza il gol che permette al Grasshopper di vincere la partita e di tenere in bilico fino all’ultimo la qualificazione.

Problema portiere

La campagna acquisti chiude il 2 settembre ma è chiaro che gli uomini mercato viola dovranno correre subito ai ripari acquistando un portiere. Julio Cesar sarebbe l’ideale, Sorrentino può essere il piano B. Ma iniziare la stagione con Neto sarebbe un rischio troppo grosso. Così come ha ragione Montella a invocare un vice Pizarro. La rosa della Fiorentina ha bisogno di un uomo di valore in più in mezzo al campo. Il triplice impegno campionato, Europa League e Coppa Italia impone scelte coraggiose. La qualificazione europea (ottenuta sotto lo sguardo di Diego e Andrea Della Valle) garantisce, tra l’altro, non i milioni della Champions ma un gruzzoletto che può essere subito reinvestito.

Che fatica

C’è da soffrire. La Fiorentina lo capisce dopo pochi minuti di gara. La terza partita in otto giorni è nelle gambe e forse anche nella testa dei giocatori viola che non riescono quasi mai a far partire l’azione nei tempi giusti. Pizarro tende ad annodarsi su se stesso, Borja Valero è appannato e Cuadrado è meno esplosivo del solito. La squadra di Montella sfonda solo sulla corsia di sinistra grazie alle volate di Pasqual. Il capitano riesce spesso ad arrivare al cross ma il guizzo di Gomez non arriva. Supermario lavora molto per la squadra, si muove su tutto il fronte offensivo ma non riesce, ancora, a fare la differenza nel suo abituale territorio di caccia.

(...)

Luca Calamai - La Gazzetta dello Sport