Su la cresta, Napoli, hai saputo rispondere alla Juve! Vittoria acciuffata per un capello, quello pettinato rigidamente all'insù da Marek Hamsik, che riesce a sbloccare una partita fin lì nelle mani della formazione di Vincenzino Montella, capace di allestire una squadra manovriera e coraggiosa anche se non pericolosa in zona tiro. Eccoci allora al 10' di una ripresa iniziata con un forcing degli azzurri. C'è una punizione dalla trequarti ben calciata (tesa e perciò micidiale se la devii) dalla novità Insigne, a centro area svetta la capigliatura di Hamsik che vede poi la sfera carambolare su Borja Valero e superare il portiere Viviano. E' l'episodio chiave, nonostante la sfida regalerà poi altre due segnature (che in pratica si annullano) perché cambia l'inerzia di un match che per tutto il primo tempo la rinnovatissima compagine toscana (in campo della squadra dell'anno scorso c'erano solo Vargas e Jovetic) aveva tenuto saldamente sotto controllo attraverso una manovra rapida ed essenziale, che mandava fuori giri il centrocampo partenopeo. Tante triangolazioni in pochi metri, sostenute dalla vivacità di Cuadrado e dalla buona predisposizione alla manovra in appoggio di El Hamdaoui. Dalle parti di De Sanctis, però, nessun pericolo.
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Gazzetta: Viola manovriera ma poco pericolosa
Su la cresta, Napoli, hai saputo rispondere alla Juve! Vittoria acciuffata per un capello, quello pettinato rigidamente all’insù da Marek Hamsik, che riesce a sbloccare una partita fin lì nelle …
Limiti
Se solo i viola avessero avuto un Jovetic più ispirato al momento della rifinitura-conclusione, oppure un gigante in mezzo all'area per incidere sui cross, questa supremazia di palleggio e controllo si sarebbe certamente trasformata in un vantaggio pratico nel punteggio. Il limite di giornata resta perciò l'incapacità di sfruttare quei 45' in cui Borja Valero e Pizarro si sono impossessati del reparto nevralgico e hanno dettato i tempi di una danza intorno all'area azzurra, dove Cannavaro e compagni hanno dovuto sudare le sette camicie per evitare guai.
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La Gazzetta dello Sport
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