L’habitat naturale di Andrea Pirlo è il Pallone d’Oro. Non l’ha mai vinto? Colpa di chi vota, mica sua. Se quando entra al Maracanà tutti si alzano in piedi, se Xavi e gli dei del Barcellona lo considerano il fratello più bravo, una ragione ci sarà. L’intimità che il piede di Pirlo ha con il pallone non ce l’hanno neppure Messi e Cristiano Ronaldo. Con una punizione (di velluto) domenica ha rinforzato la cucitura dello scudetto sulle maglie bianconere, con una punizione (alla dinamite) Pirlo ha trasportato ieri la Juve ai quarti di Europa League.
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Gazzetta: Fiorentina coraggiosa, punita da Pirlo
L’habitat naturale di Andrea Pirlo è il Pallone d’Oro. Non l’ha mai vinto? Colpa di chi vota, mica sua. Se quando entra al Maracanà tutti si alzano in piedi, se …
La Fiorentina si è arresa solo a questa meraviglia, al 26’ della ripresa, e ha pieno diritto al rimpianto e all’orgoglio. Montella ha disegnato una partita coraggiosa, con un assetto offensivo e una partenza sparata che ha sorpreso i bianconeri. Il palleggio costante e il pressing alto che ha impedito alla Juve di prendere ritmo alla lunga hanno presentato il conto. A metà ripresa i viola hanno ceduto di schianto e nel giro di un minuto sono piovuti i due episodi decisivi: l’espulsione di Rodriguez e la punizione-capolavoro di Pirlo. Ora molti getteranno la croce sulle spalle di Montella per Cuadrado terzino, l’attaccante più virtuoso troppo lontano da Buffon. Noi preferiamo lodare il coraggio del disegno tattico, in cui Cuadrado terzino poteva avere un senso: lo strappo della prima ripartenza, la sorpresa da lontano, la sfida di corsa con Asamoah. L’errore non è stato Cuadrado, ma il gol fallito da Gomez al 3’ e quelli non segnati nell’ottimo primo tempo che avrebbero indirizzato la notte in altro modo.
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Luigi Garlando - La Gazzetta dello Sport
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