A metà settembre - scrive La Gazzetta dello Sport - si raccoglievano già segnali di precoce irrequietezza, Fiorentina e Roma sono eternamente in cerca della loro tinta definitiva, rassicurante e fruibile; se non la scovano, i disegni dell'estate vengono subito strappati e l'insofferenza è il solito nemico imperturbabile. Banalmente una vittoria apre un mondo; inevitabilmente un successo tramortisce la linea della continuità. Ma la sentenza su questo match è talmente affidata al destino che chi gioisce, la Fiorentina, sa di non potersi sentire a posto e chi perde non deve disperarsi nelle angosce di Trigoria e dintorni.
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Gazzetta: Fiorentina con l’aiuto, Roma nera
I giallorossi prima colpiscono il palo con Nainggolan, poi subiscono il gol di Badelj
Perché un certo brusio si avverte quando la Fiorentina batte i corner dato che finora aveva segnato solo azioni dalla bandierina. E in effetti l'occasione migliore arriva dall'angolo a Kalinic, di testa, da un passo. Allora si va alle scommesse sul palo: Nainggolan lo colpisce con tendenza all'interno, però la palla rimbalza fuori; Badelj con un velo incriminato di Kalinic in fuorigioco, lo usa come sponda per il gol vittoria. In quasi due minuti del match, quando lo 0-0 sembra l'intoccabile giusto esito.
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