Non è la somma degli attaccanti a rendere una squadra più offensiva, ma questa regola (antica come il calcio) molti allenatori non l’hanno ancora mandata a memoria. Un esempio lampante: l’Inter - scrive La Gazzetta dello Sport - si presenta con una linea avanzata formata da Icardi (centravanti), Palacio ed Eder (esterni molto alti). Eppure, nonostante questa scelta di Mancini, i nerazzurri concludono pochissimo in porta (un solo tiro) e raramente dimostrano di poter essere pericolosi dalle parti di Tatarusanu. Al contrario la Fiorentina di Paulo Sousa, che a tratti sembra la copia di una squadra portoghese degli anni Ottanta (tanto possesso-palla, anche se a volte piuttosto sterile), propone Kalinic vertice avanzato di un triangolo che, alla base, ha due trequartisti come Ilicic e Bernardeschi: non attaccanti puri, dunque, ma uomini in grado di giocare fra le linee nemiche e di mandare all’aria il dispositivo dell’Inter. Il risultato è che la Viola effettua 8 tiri in porta. In fondo, alla fine di ogni ragionamento, c’è una verità: tutte le squadre di calcio, nessuna esclusa, hanno bisogno di equilibrio e l’equilibrio nasce da come viene sistemato il centrocampo perché in quel settore si costruisce con pazienza e con rapidità la manovra offensiva e si prepara la fase difensiva. La Fiorentina, lì in mezzo, è ben organizzata. L’Inter no. Questa è la differenza, al di là di tutti gli episodi che possono condizionare la partita e il risultato.
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Gazzetta: Bernardeschi vola, 8 dribbling riusciti
Sono 66 i palloni toccati dal giovane viola e, soprattutto, sono 11 i dribbling tentati: gliene riescono addirittura 8
Bernardeschi interpreta con personalità e furore agonistico il ruolo che Paulo Sousa gli cuce addosso. Non più esterno di centrocampo con compiti anche di contenimento, ma libero di attaccare in profondità e di scatenarsi come e quando vuole. Sono 66 i palloni toccati dal giovane viola e, soprattutto, sono 11 i dribbling tentati: gliene riescono addirittura 8 e ciò significa che per otto volte la Fiorentina ha avuto la superiorità numerica in un settore caldo del campo. L’Inter ha faticato a prendere le misure a Bernardeschi che, in particolare all’inizio della sfida, ha creato scompiglio con la sua velocità e i suoi tocchi sapienti. L’altro trequartista viola, Ilicic, ha cercato quasi sempre di accentrare la manovra: dalla fascia alla zona interna. I suoi 4 dribbling sono risultati importanti per sbilanciare la difesa nerazzurra.
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