Sul Corriere dello Sport-Stadio troviamo stamani un'intervista a Giovanni Galli, l'uomo che ha lanciato Fabio Quagliarella, portandolo a Firenze nel 2002. Ecco alcune dichiarazioni dell'ex portiere: “All'inizio, non appena arrivato, sembrava spaesato, ma la gran voglia di dimostrare di meritare fiducia lo portava a superare ogni difficoltà. Peccato solo che il nostro allenatore, Alberto Cavasin, non fosse per niente convinto delle sue qualità. In sei mesi lo fece giocare dodici volte. Segnò appena un gol, ma io non avevo dubbi sul fatto che gli servisse soltanto tempo” (…) “Venne da me e con grande onestà mi chiese di essere ceduto. Mi disse che voleva mettersi alla prova, che prima di arrendersi avrebbe voluto che fosse il campo a parlare. Io non potevo frenarlo. Ecco perché quello di non averlo trattenuto non potrà mai essere per me un rimpianto”. (…) “Fabio è un top player vero, soprattutto nella testa. Ha la capacità di trasformare ogni situazione a suo vantaggio, cerca sempre di trarre le lezione migliore”.
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Galli: “Quaglia, non fare scherzi”
Così l’ex portiere: “Fabio è un top player”
NICCOLO' GRAMIGNI
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