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Il fronte no Tav si allarga ogni giorno

Una al giorno La candidatura di Carlo Tavecchio viaggia al ritmo di una defezione ogni 24 ore in Serie A. L’ultimo ripensamento è firmato dall’Empoli. Il presidente Fabrizio Corsi scrive …

Redazione VN

Una al giorno

La candidatura di Carlo Tavecchio viaggia al ritmo di una defezione ogni 24 ore in Serie A. L’ultimo ripensamento è firmato dall’Empoli. Il presidente Fabrizio Corsi scrive sul sito del club: «Le recenti dichiarazioni di Tavecchio si allontanano molto dai nostri principi etici, sportivi e non. E ci pongono in campo internazionale, in una posizione di criticità che in questo momento non giova al calcio italiano». Dunque da 18-2, si è passati ufficialmente a 11-9. E gli smottamenti, visti i dubbi in giro per l’Italia - per esempio a Verona, Bergamo e Parma - potrebbero non essere terminati. Fino a un ribaltone diventato a questo punto probabile. Una frontiera non solo formale: una maggioranza No Tav in A sarebbe un elemento nuovo per tutti. E potrebbe avere un effetto a catena. Sia in direzione Lega Pro, sia nei rapporti con lo stesso Coni.

Zamparini

Anche quello di Zamparini è un appoggio non proprio entusiasta: «Mi aspetterei che si tirassero indietro entrambi e si indicasse un dirigente giovane e capace, tipo il mio amministratore delegato Cardinaletti. Fra i 2 comunque scelgo Tavecchio perché Albertini non lo prenderei nemmeno per fare il portinaio della mia azienda». Per il presidente del Palermo, «la vita di Tavecchio è differente da quello che ha espresso con una frase sicuramente sbagliata, lui non si sa esprimere bene, avrebbe bisogno di un traduttore. Ma non allarmiamoci, questo è il Paese, mi auguro si trovi un giovane come lo abbiamo trovato per la presidenza del Consiglio, giovane e autorevole, capace di prendere in mano la Federazione e proporre qualcosa di nuovo».

Lega Pro divisa

Anche in Lega Pro l’unanimità è lontana. Qualcosa di più si saprà domani a Firenze (a differenza di come si pensava, non ci dovrebbero essere i due candidati) con l’assemblea delle società, ma intanto la linea pro Tavecchio del presidente Macalli fatica. Il Lecce, per esempio, sarebbe per il no. Ma non sarebbe solo nel partito degli scettici.

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