Qualunque decisione verrà presa sul luogo dove dovrà sorgere lo stadio nuovo, si legge su Repubblica oggi in edicola, è impossibile che possa essere completato entro la scadenza (2022) dell’attuale convenzione tra Comune e Fiorentina in merito alla divisione di oneri e spese per interventi di ristrutturazione del Franchi. Le parti, insomma, dovranno sedersi e trovare nuovi accordi per firmarne una nuova. E certo il clima che pare essersi sviluppato in queste ultime settimane non è incoraggiante.
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Franchi, Comune e Fiorentina serve un nuovo accordo sulla divisione delle spese
Quella in corso di validità, che divide oneri e spese relative alla gestione dello stadio comunale, scadrà nel 2022
Ma veniamo all'attuale divisione degli oneri per il Franchi. Alla Fiorentina spetta la manutenzione ordinaria dei locali in uso esclusivo, la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i locali e le strutture realizzati dalla Fiorentina durante la gestione, e infine la conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria di alcuni impianti tecnologici: tabellone elettronico, impianto di diffusione sonora, impianto tv a circuito chiuso, tornelli di accesso con sistema di controllo e impianto tv.
Poi ci sono le spese da dividere: gli interventi sull’impianto dello stadio, a patto che non comportino rilevanti modifiche strutturali (come ad esempio la copertura di tutte o parte delle tribune). A metà per esempio dovrebbe essere pagato un intervento sull’illuminazione, oppure le spese per rientrare nei parametri Uefa. Infine spettano interamente al Comune tutti gli altri lavori relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria, compresi gli interventi straordinari finalizzati al restauro delle componenti edilizie e strutturali di rilevanza architettonica. Sempre al Comune spettano anche il mantenimento del manto erboso e i costi di Polizia municipale e Alia.
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