Tra i cinquemila alla stazione di Campo di Marte e i fischi di lunedì sera dovrà pur esserci una via di mezzo. Sarà vero che le delusioni fanno male e che questa Fiorentina (e non solo questa) somiglia un bel po’ a una bellissima ragazza che ti promette l’amore e poi si dilegua chissà dove, però a questo punto contano solo i nervi saldi e la passione senza se e senza ma. Perchè stasera al Franchi la Fiorentina si gioca la sua stagione. Quella che era rimasta incagliata nella nebbia d’autunno, quella che poi tra gennaio e marzo ha fatto luccicare di felicità gli occhi dei tifosi. Tra Londra, Torino, Milano e Roma, la squadra di Montella ha portato in tour un’idea di gioco e di coraggio che perfino i media nazionali hanno dovuto regalarle un po’ di spazio (ma giusto un po’, sia mai che qualcuno esageri). Certo che quei cinquemila che a notte fonda hanno invaso la stazione di Campo di Marte hanno fatto pensare a tutti la stessa cosa: che accadrebbe nel caso in cui la squadra dovesse davvero vincere qualcosa? Questa domanda, per ora, è sospesa nel vuoto. Sappiamo, invece, cosa sarebbe accaduto in caso di incostanza o di delusione (...).
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Fra alti e bassi siamo sempre con lei
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica sulla partita di stasera
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